
E’ con la stampa di una brochure in cinque lingue (italiano, inglese,francese,cinese, urdu), destinata alle scuole, agli sportelli dell’Urp Multiente e dell’Asl, e ad altri sportelli presenti sul territorio (es. anagrafe, circoscrizioni, servizi sociali ed immigrazione, ) che si realizza un importante percorso a favore delle famiglie della città, finalizzato all’acquisizione del riconoscimento e dell’invalidità nell’infanzia e nell’adolescenza.
“E’ con grande orgoglio e soddisfazione che il Comune presenta il risultato di un intenso lavoro a favore delle famiglie, attraverso la capillare distribuzione di uno strumento che sarà di grande utilità per le fasce più deboli della nostra cittadinanza”, sostengono gli assessori alla Istruzione Pubblica Rita Pieri e all’Integrazione e Relazioni con il pubblico Giorgio Silli.
La procedura, articolata e complessa, del riconoscimento dell’handicap, necessaria, fra le altre cose, ad ottenere l’insegnante di sostegno e, in presenza di gravità, dell’operatore socio-educativo, pone non poche difficoltà alle famiglie e alle scuole. Tale situazione si presenta ancora più complessa e difficoltosa in caso di certificazione di un bambino di nazionalità straniera ( molti dei bambini certificati sono infatti di nazionalità straniera).
E’ proprio per dare una risposta concreta a questa problematica che è stato costituito un tavolo che ha portato avanti la messa a punto di una strategia comunicativa della prassi che accompagna l’intricato percorso della certificazione. Il risultato finale si è concretizzato con la realizzazione di una brochure, tradotta in cinque lingue, grazie alla quale sarà più facile per il genitore intraprendere tutti i 10 passi necessari al raggiungimento della certificazione.
Un obiettivo questo non certo semplice e scontato perché solo se il genitore, armato di buona pazienza e determinazione, porta a compimento tutto l’iter previsto dalla legge (ben dieci azioni da compiere che comprendono certificati, visite specialistiche, richieste, consegne dei documenti alla scuola), potrà finalmente avere l’opportunità di accedere ai servizi di sostegno per il proprio figlio.
Fonte: Comune di Prato - Ufficio Stampa
<< Indietro