Tares, esenzione sulle aree utilizzate saltuariamente dalle imprese. L'Unione dei Comuni riapre i termini per le agevolazioni



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I partecipanti alla conferenza stampa (foto gonews.it)

La partita tra attività economiche e pubblica amministrazione sui costi della Tares sembra essere arrivata a un punto di mediazione. Sorrisi ambo le parti oggi, martedì 18 marzo, alla conferenza stampa a cui hanno preso parte a Empoli i sindaci di Cerreto Guidi Carlo Tempesti e di Montespertoli Giulio Mangani (rispettivamente delegati all'Unione dei Comuni Empolese Valdelsa all'Ambiente e al Bilancio) assieme ai rappresentanti di Confcommercio (Stefano Bianucci), Confesercenti (Lapo Cantini e Romano Tinti) e CNA (Patrizia Antonini).

Sono stati infatti riaperti lo scorso 28 febbraio, fino al 31 maggi i termini per presentare le dichiarazioni e richiedere la sottrazioni di alcune superfici produttive da quelle soggette a tassazione. Si tratta per esempi di locali utilizzati occasionalmente (vedi sale cerimonie di ristoranti) o dove si producono rifiuti speciali di cui l'azienda già si occupa senza interessare il gestore Publiambiente.

"Abbiamo dovuto far fronte alle conseguenze dei regolamenti approvati a suo tempo legate agli effetti della nuova tassazione nazionale su certi tipi di impresa - spiega Tempesti - per questo ci siamo messi tutti al lavoro per cercare di rivedere gli effetti, trovandoci d'accordo sul riaprire i termini per valutare le reali superfici su cui applicare la Tares. Lo sforzo è stato quello di trovare un sistema per cui, nonostante tutto, avesse coperture finanziarie e venisse incontro alle imprese. Publiambiente, Comuni e categorie hanno lavorato insieme e trovando, nei limiti della legge, soluzioni compatibili. È solo ripartendo dalla Tares 2013 che possiamo elaborare il piano economico del 2014 tenendo conto delle istanze delle categorie"

"Coloro che si sono mossi entro la precedente scadenza del 30 novembre 2o13 - prosegue il sindaco di Cerreto - non erano tutti coloro che secondo noi potevano rientrare in questa agevolazione. Sicuramente la colpa è stata dei tempi stretti, ora ci sono altri due mesi di tempo per aderire. I tecnici valuteranno tutte le posizioni e chiederemo così con il saldo di settembre 2014 la partita della Tares del 2013".

A Giulio Mangani tocca invece parlare delle prospettive future: "L'impostazione del 2014 sarà completamente diversa - spiega - passeremo da Imu e Tares a Tasi, Tari e Imu. Dovremo discutere con le categorie sull'articolazione di tali tariffe: la Tares non consente di premiare chi meno inquina, principio fondante della raccolta 'porta a porta', la Tari ha invece maggiori margini di manovra seppur modesti per quanto riguarda la produzione di rifiuti. Ci sarà bisogno di garantire maggiore equità, fatto sta che a oggi la legislazione non è chiara: di qui a un mese e mezzo i Comuni dovranno studiare però la piattaforma da applicare nei singoli bilanci".

Per chiedere l'esenzione di parti produttive dalla Tares dovranno essere presentate le planimetrie e documenti che comprovano la realtà dei fatti. Ci sono imprese, spiegano le categorie, che avendo fatto richiesta entro lo scorso 30 novembre hanno risparmiato anche 3-400 euro in bolletta. L'iniziativa, spiega Tempesti, è valida anche per i cittadini di Vinci, ai quali a dicembre arrivò, uno caso nel Circondario, la bolletta con il saldo del 2013.

In ogni caso entro fine aprile arriverà alle imprese un acconto sul saldo a bolletta, mentre entro il 16 giugno i Comuni dovranno far pagare la prima rata della Tari del 2014.

Per l'Empolese Valdelsa (Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli e Vinci) è emerso in conferenza stampa, il costo annuo del servizio raccolta e smaltimento rifiuti si aggira intorno ai 27 milioni di euro.

 

 

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