
Come se non bastasse l’incertezza sul nostro futuro lavorativo, la crisi economica che unitamente al blocco dei contratti ha ridotto il potere di acquisto dei nostri stipendi, la nostra Amministrazione ha pensato bene di aggiungere altra benzina sul fuoco rendendo impossibile ogni trattativa sulla ripartizione del fondo per il salario accessorio, continuando ad usare il regolamento sulla mobilità interna a suo piacimento, (premiando o punendo attraverso lo strumento degli spostamenti, ammettendo o non ammettendo aspiranti alla mobilità interna). Le mancate risposte alle istanza dei lavoratori, l’aumentato carico lavorativo e di responsabilità, causato dal blocco del turn over, le condizioni disagiate in cui opera buona parte del personale a causa dei crescenti tagli alle risorse economiche, il blocco dei rinnovi contrattuali, il mancato riequilibrio del salario accessorio in sede decentrata, la forte preoccupazione sulle sorti dei dipendenti provinciali legato alla riforma delle Province, le condizioni giuridiche ed economiche connesse ad eventuali mobilità verso altri enti, lo scadere del mandato amministrativo e l’avvicinarsi del commissariamento dell’Ente Provincia per la fase transitoria, di cui non si conosce la durata, sono gli argomenti che abbiamo posto in discussione con questa Amministrazione.
Nel corso dell’ultima delegazione trattante abbiamo chiesto l’intervento del Presidente Pieroni, affinché riattivasse il tavolo istituzionale per discutere anche le questioni derivanti dal riordino delle Province, ma anche in questo caso nessuna risposta. A ciò si aggiunge la nostra preoccupazione su quale sia la reale situazione finanziaria dell’Ente per l’anno in corso e quelli a venire, alla luce delle notizie emerse sulle decine di milioni di euro di debito generato dagli interessi passivi, di mora e di spese legali, legati alla nota vicenda dei “derivati”.
Abbiamo denunciato tutto ciò in tutte le sedi possibili: al Presidente, alla Giunta, agli organi di stampa, ma abbiamo ricevuto in cambio NON RISPOSTE, per questo motivo è giunta l’ora di una mobilitazione di tutto il personale. Abbiamo perciò chiesto un Consiglio Provinciale straordinario aperto o in subordine che il tema del personale sia messo come primo punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio, e che sia data la possibilità ai rappresentanti dei lavoratori di poter parlare.
Organizzeremo l’ASSEMBLEA e la MOBILITAZIONE di TUTTO il PERSONALE in concomitanza con il Consiglio, ma per la riuscita dell’iniziativa e necessaria la partecipazione di TUTTI VOI. Nei prossimi giorni vi comunicheremo i dettagli dell’iniziativa, è importante essere in tanti.
METTIAMOCI LA FACCIA: RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA DIGNITÀ DI LAVORATORI!!
Fonte: RSU provinciale Pisa
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