Il set di 'Villa Triste' allo stadio: una fucilazione e scene dure per il film sulle torture e le nefandezze del 'nazi-fascismo'

Un ciak di 'Villa Triste' nel suo set a Empoli (foto gonews.it)


Cinque giovani antifascisti, arrestati per aver rifiutato di arruolarsi, sono stati appena fucilati. Nonostante il corpo crivellato dai colpi uno di loro, già dentro una cassa di legno, ha la forza di chiamare “Mamma”, e poi ancora “Mamma”.

Due camicie nere sentono la sua voce, lo ritirano fuori dalla bara e lo appoggiano per terra. Arriva Mario Carità che estrae la pistola e spara ancora, a breve distanza. È il colpo di grazia per un giovane traditore del regime.

E’ soprattutto una delle scene più crude di ‘Villa Triste’, il film del regista Fabrizio Favilli, girata ieri pomeriggio a Empoli, di fronte allo stadio ‘Carlo Castellani’.

Uno dei muri a due passi dagli spogliatoi della squadra azzurra è stato utilizzato per tutta la giornata di domenica 16 marzo dalla produzione della AstroFilm di Firenze.

Una cinquantina le persone presenti: alcuni vestiti da militare, altri da popolani, cinque bare sull’asfalto, pistole tedesche e anche un plotone con moschetti per la fucilazione.

Tutto finto e tutto per fortuna ricostruito. Ma nei momenti in cui si girano le scene non può non riemergere la terribile vicenda vissuta in quei mesi del 1944 a Firenze e nei dintorni .

Come già spiegato in un precedente articolo la scorsa settimana Villa Triste era un luogo di sofferenza e tortura per i tanti che avvertendo una vicina liberazione dell’Italia dai nazifascisti cominciarono a dire no al regime, a opporsi. Ville di quel tipo erano distribuite in tutta Italia, ma a quanto pare quella di Firenze sarebbe stata teatro di tremende vicende. La Banda Carità, il Reparto Servizi Speciali della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, si macchiò di torture e uccisioni che la fecero diventare tragicamente leggendaria.

Una di queste è appunto la fucilazione al Campo di Marte, a Firenze, di 5 ragazzi di Vicchio di Mugello.

Una condanna a morte realizzata di fronte alla popolazione, per far capire che fine facevano i ‘traditori’.

“Siamo alla penultima scena – spiega a gonews.it il regista Fabrizio Favilli – è una delle più macabre per la cattiveria. Ho cercato di rendere il tutto molto reale. Tutto questo film è stato realizzato per far capire a chi non sa o non conosce la storia di Villa Triste, o per chi non ricorda è giusto far tornare alla mente le nefandezze perpetrare in quel periodo”.

Il film è tutto autoprodotto. Siamo al termine di una lunga produzione. Non ce la dovrebbe fare a essere presentato a Cannes, ma si pensa possa arrivare al festival di Venezia. Tutto il lungometraggio è in bianco e nero. Lo vedremo nei cinema, ma anche nelle scuole.

IL SET

Dunque ieri mattina la produzione, attori, comparse si è presentata per innanzitutto girare la scena del momento della fucilazione.

Un gruppo folcloristico con moschetti e abiti militari dell’epoca ha sparato verso i cinque ragazzi ‘condannati a morte’.

Poi sono state girate la scena precedente dell’arrivo dei giovani di fronte al muro e quelle successive del colpo di grazia.

Scene girate, e girate ancora per trovare la battuta migliore, la luce giusta e anche il suono migliore. Si è infatti lavorato all’aperto, a due passi da una strada che non è stata chiusa. In molti si sono fermati a curiosare, ad assistere a quello che in tutto e per tutto era un set cinematografico.

I colpi, a salve, ma sonoramente veri. I costumi, gli oggetti, il trucco, le ferite in tutto verosimili. Nelle nostre foto e nel video alcune delle scene e alcune immagini ‘rubate’ al set di un film che si annuncia realista nella sua crudezza.

Gli attori colti nei momenti di relax, di lunga attesa, il regista Favilli che parla con i suoi collaboratori,

E poi nel video alcuni ciak ripresi per intero, ma che forse non vedremo mai.

 

La fotogallery del set di Villa Triste a Empoli (copyright gonews.it)

 

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