
"Ad un mese dalla scomparsa, i colleghi e tutto il personale del Settore Cultura e Turismo del Comune di Vinci desiderano rendere omaggio al loro direttore Romano Nanni e ricordare l'esperienza umana e professionale che hanno condiviso con lui.
Dal 1994 al 2014, Romano ha guidato le istituzioni della cultura e il servizio turismo in un percorso di lavoro appassionante, concretizzatosi con la crescita dei beni culturali di Vinci, lo sviluppo degli studi leonardiani, l'affermazione dei luoghi di Leonardo nel mondo: interventi di grande respiro sempre accompagnati da un personale coinvolgimento di cui Romano amava rendere partecipi i suoi collaboratori.
Tante sono le iniziative in cui si è potuto apprezzare lo spirito di ricerca, la passione per il proprio lavoro, la lungimiranza che hanno contraddistinto Romano Nanni. Come non ricordare, nei primi anni della sua carriera, la mostra L'immagine di Leonardo del 1997 con la quale Vinci accolse, per l'unica volta, i disegni originali di Leonardo, oppure l'impegno per le reti territoriali che Romano considerava strategiche: il Sistema museale e turistico Le Terre del Rinascimento, uno dei primi in Toscana, con l'apertura a Vinci di un Ufficio Turistico Intercomunale e la rete bibliotecaria REANET.
L'ampliamento e la riqualificazione del Museo Leonardiano e della Casa natale di Leonardo hanno messo in luce la fervida capacità progettuale di Romano, dimostrata anche dallo sviluppo dei servizi bibliotecari con l'apertura della Biblioteca dei Ragazzi e, più tardi, della nuova Biblioteca Civica, oltre che, naturalmente, dall’ intensa attività di ricerca della Biblioteca Leonardiana, divenuta grazie a lui la casa comune di studiosi e ricercatori provenienti da tutto il mondo. La volontà di divulgare la conoscenza di Leonardo e della storia del Rinascimento è testimoniata dall'istituzione della Scuola Estiva nel 2006, un'opportunità annuale di alta formazione per studenti universitari, così come dal portale E-Leo, che dal 2007 consente la consultazione online dei manoscritti di Leonardo.
Aperto al dialogo e al confronto, sinceramente curioso verso le nuove idee di cui sapeva cogliere la portata innovativa, Romano non ha soltanto diretto il Settore ma ha trasmesso in chi vi lavorava il senso di appartenenza ad una "missione" culturale in cui ognuno faceva la sua parte: proprio come gli ingranaggi delle macchine di Leonardo, che Romano amava studiare, i progetti per la città di Vinci hanno permesso di “incastrare” competenze, perfezionare la sincronia degli interventi, costruire una “macchina” in grado di affrontare il domani.
Romano amava guardare al futuro. Continuare a lavorare con questo spirito sarà il modo migliore per ricordarlo".
I colleghi e tutto il personale del Settore Cultura e Turismo del Comune di Vinci
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