La politica presenta il 'Piano per la sicurezza' al presidente Napolitano. Le reazioni

 

La delegazione pratese al Quirinale

La delegazione pratese al Quirinale

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto oggi al Quirinale il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e una delegazione di amministratori locali e parlamentari formata dal Presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri, dal Sindaco di Prato Roberto Cenni, dal Sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, dal Sen. Claudio Martini, dal sen. Riccardo Mazzoni, dall'on. Matteo Biffoni e dall'on. Edoardo Nesi. E' quanto si legge in una nota del Quirinale. Nell'incontro, si legge nella nota, la delegazione ha illustrato le principali problematiche relative alla situazione socio-economica della zona e legate a fenomeni di economia sommersa e alla massiccia presenza di lavoratori cinesi privi delle necessarie garanzie di tutela.

Questi aspetti sono stati descritti dalla delegazione ed esaminati tenendo conto dell'iniziativa già avviata in sede di governo nazionale alla quale assicurare continuità in collaborazione con le autorità nazionali e locali. L'udienza ha costituito un seguito degli auspici espressi dal Capo dello Stato dopo l'incendio del 1° dicembre 2013 nel quale persero la vita sette lavoratori cinesi.

Rossi: “Da Napolitano un sostegno al progetto contro l'illegalità”

"Il presidente Napolitano ci ha ascoltato a lungo e con grande attenzione e si è impegnato a sostenere il nostro progetto per l'emersione e contro lo sfruttamento e l'illegalità, segnalando al governo le giuste esigenze di questa realtà e del suo distretto produttivo". Lo afferma il presidente Enrico Rossi, al temine dell'incontro che ha avuto oggi al Quirinale con il capo dello stato, insieme a una delegazione di amministratori pratesi e parlamentari della zona.

"Abbiamo illustrato al presidente la situazione pratese, del distretto del pronto moda e della presenza della comunità cinese – ha proseguito Rossi - Ringrazio il presidente della Repubblica che con la sua attenzione, fin dal giorno della tragedia è stato esemplare, una bella lezione per tutta la politica. Dal governo ci aspettiamo un concreto segnale di attenzione, e cioè che si adeguino le dotazioni organiche della Procura e degli altri organi dello Stato e si approvino interventi sul piano legislativo per rendere più efficaci sia i controlli che l'attività di integrazione".

"Sappiano che la consistenza delle attività economiche che sfuggono ad ogni controllo secondo le stime dell'Irpet avrebbero raggiunto 1 miliardo all'anno e che ammontano a circa 1 milione al giorno(cifra stimata dalle inchieste della magistratura in corso) le rimesse che da Prato prendono la via verso la Cina. Insomma vogliamo lavorare per contrastare l'illegalità e garantire i diritti umani per fare del distretto pratese una realtà economica importante per lo sviluppo non solo della Toscana ma di tutto il Paese".

Gestri: “E' un momento cruciale. Le difficoltà di Prato si vincono alleati con Roma"

“E' un momento cruciale. Le difficoltà di Prato si vincono alleati con Roma”, è il commento a caldo del preidente della Provincia Lamberto Gestri al termine del lungo colloquio della delegazione pratese con il presidente della Repubblica Napolitano.

“Il presidente ha a cuore Prato – continua Gestri - Non è stato un incontro formale. Dovera durare mezz'ora, siamo rimasti un'ora e venti. E il suo impegno è davvero di grande incoraggiamento. Sono convinto che il Governo adesso non attenderà molto nel riconvocare quel tavolo nazionale dove siedono i diversi ministri, perché con concretezza ognuno faccia davvero la sua parte. Con un impegno condiviso a livello locale è adesso possibile definire un progetto per Prato che abbia una dimensione nazionale, indviduando anche percorsi di ntegrazione per chi tra gli imprenditori cinesi vuole mettersi in regola”.

Il presidente Gestri ha consegnato a Napolitano una medaglia con i Regia Carmina, simbolo di autonomia e due volumi delal raccolta “La città vista e vissuta dai pratesi di seconda generazione" con gli elaborati dei partecipanti al concorso promosso dalla Provincia che saranno premiati lunedì a palazzo Buonamici.  

Soddisfatto anche il candidato alla poltrona di sindaco di Firenze, Matteo Biffoni, al momento parlamentare del Pd. "Sono molto soddisfatto per il tempo che ci ha concesso Napolitano e per gli impegni che sono stati presi per il rafforzamento dei controlli, anche di tipo economico, che verranno a breve esercitati all'interno del distretto industriale di Prato".

Biffoni, da ultimo, ha salutato con favore l'impegno preso dal capo dello Stato "per attivarsi con il governo per accelerare il programma dei provvedimenti che sono stati messi a punto per la città toscana".
Sindaco, 'città potrebbe aspirare a leadership Ue della moda'
"Attendo con fiducia la riconvocazione del tavolo tra governo, regione Toscana e amministratori pratesi, nella speranza che l'esecutivo possa dare una mano per il ripristino completo della legalità nella mia città, anche sul fronte fiscale": lo ha detto il sindaco di Prato, Roberto Cenni, parlando nella sala Nassiriya del Senato per fare il punto sull'incontro tenuto questa mattina tra una delegazione istituzionale e imprenditoriale del capoluogo toscano e il Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

"Una volta riportata pienamente la legalità nella città - ha osservato Cenni - Prato potrebbe aspirare a diventare la città della moda più importante d'Europa".

A livello di clandestini, ha spiegato il primo cittadino, "la mia città è come se ne avesse un'altra al suo interno delle dimensioni di Siena; inoltre - ha aggiunto - la percentuale della natalità è la più alta della Toscana, con una presenza di scolari cinesi nelle scuole intorno al 30%".

Su questo fronte è intervenuto anche il presidente della Provincia Lamberto Gestri: "spero che il processo di legalizzazione che comincerà a breve possa essere accolto bene dalla comunità cinese, da cui auspico una collaborazione fattiva. Da oggi - ha concluso facendo riferimento al tavolo nazionale con il governo - nessuno potrà dire che lo Stato non fa nulla per Prato".

Il Progetto Prato

Il tragico rogo nella fabbrica-dormitorio al Macrolotto di Prato, che è costato la vita a sette lavoratori cinesi, si è verificato il 1 dicembre 2013. La questione cinese a Prato risale invece agli anni Novanta, quando le presenze regolari si stimavano in 9.000 e le imprese in 1.200.

Il boom degli arrivi si registra negli anni Duemila ed oggi si stima una presenza abbondantemente superiore alle 40.000 persone con oltre 4.800 aziende riconosciute, 11.000 lavoratori regolarmente registrati più una stima di altri 6-9.000 irregolari. Nel corso degli anni la Regione Toscana, con gli enti collegati, ha svolto una intensa attività sotto il profilo sanitario, sociale e culturale.

La salute Nel 2012 sui quasi 3.000 nuovi nati all'ospedale di Prato, il 29% (870) erano cinesi. Una cifra salita al 31% nel 2013 (817 su 2.638) che fa registrare a Prato il più alto tasso di natalità della Toscana (9,6 per mille contro l'8,4 di media regionale). Nel 2012 il pronto soccorso ha effettuato per il cinesi il 15% (14.000 su oltre 91.000) degli interventi. Le prestazioni ambulatoriali a favore dei cinesi sono state il 3,6% e i ricoveri il 9,4%. Per favorire tutto questo i mediatori culturali hanno svolto 4.000 ore di servizio.

La Asl 4 di Prato fin dal 2001 ha dato il via al progetto "L'albero della salute" per diffondere la cultura della salute nelle comunità straniere. Nel caso della tubercolosi ciò appare quanto mai necessario, visto che negli ultimi anni nell'area pratese il tasso di notifica delle malattie tubercolari è stato di 2 o 3 volte superiore alla media toscana.

Nel 2011 su 10 casi notificati in Toscana, 2 erano a Prato, il cui tasso è risultato di 23,4 per mille contro una media regionale dell'8,4. E' per questo che la Asl pratese da oltre 10 anni vaccina tutti i neonati da genitori provenienti da Paesi ad alta endemia tubercolare, ovvero circa 1.000 bambini l'anno.

Dal 2003 con il progetto degli "Ospedali promotori di salute" sono stati diffusi materiali informativi multilingue e si è formato il personale sanitario per metterlo meglio in grado di comunicare con i genitori di bambini stranieri. Dal 2005 al 2010 sono stati numerosi i controlli sanitari effettuati sugli esercizi alimentari e sulle attività alimentari condotte dai cinesi per migliorarne la qualità.

Altrettanto numerosi sono stati i progetti di formazione, educazione alla sicurezza sul lavoro, alla prevenzione sanitaria rivolti alla popolazione migrante. Dal 2010 è stato istituito stabilmente un servizio di mediazione linguistico-culturale con una postazione fissa presso l'ospedale per 34 ore settimanali.

La sicurezza

Il Progetto Microimprese per promuovere la sicurezza dei lavoratori è stato avviato nel 2012 ed è stato istituito un punto di ascolto. Dopo la tragedia del 1 dicembre, la Regione il 16 dicembre ha deciso di intervenire sugli aspetti socio sanitari e su quelli urbanistici. Il 28 gennaio ha approvato "Piano straordinario di Intervento" in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell'area interessata.

Tre le iniziative previste: potenziamento delle attività di ispezione e prevenzione sui luoghi di lavoro, attraverso l'assunzione di 74 ispettori nelle 4 Asl interessate (50 di questi sulla Asl di Prato), con un costo annuale di 3 milioni di euro; individuazione di figure di mediatori culturali e linguistici per affiancare alle attività ispettive con il compito di facilitare le relazioni, con un costo di 250mila euro all'anno; realizzazione di circa 3.000 controlli nelle aziende del distretto.

I primi giorni di marzo la Regione, insieme alle Procure di Firenze, Prato e Pistoia, ha sottoscritto un protocollo che impegna la Regione a mettere a disposizione delle Procure personale per rafforzare le attività amministrative conseguenti il potenziamento delle attività ispettive.

Oltre a queste iniziative già attivate la Regione sta lavorando (ed entro 15 giorni verrà approvato) ad un ulteriore progetto per favorire l'inclusione sociale e le azioni di sostegno alle problematicità sociali che deriveranno dall'incremento dell'attività dei controlli:

interventi per favorire la completa emersione delle imprese, con l'obiettivo di contrastare e superare la diffusa illegalità;

interventi per promuovere azioni di comunicazione sociale, per divulgare informazioni, consigli partici e di orientamento, alle comunità straniere, a partire appunto da quella cinese;

promuovere iniziative per l'emergenza alloggiativa, ai lavoratori non regolari e alle loro famiglie, attraverso soluzioni temporanee, ricorrendo, in accordo con i Comuni interessati, a strumenti urbanistici straordinari; accordi con associazioni no-profit per iniziative di particolare delicatezza dal punto di vista sociale, rivolte a bambini, donne in gravidanza, anziani, ecc.;

potenziamento dell'attività di prevenzione e di contrasto dell'abbandono scolastico per investire l'attuale tendenza che vede la realtà pratese ai vertici della classifica del tasso di abbandono, a partire dagli alunni di origine straniera.

Morganti (Io Cambio): "L'illegalità cinese e la morte di sette persone valgono quanto una segnalazione a Renzi"

«L'illegalità cinese a Prato e la morte di sette persone all'interno di un capannone equivalgono quanto una penna e un foglio per scrivere una lettera». È duro l'attacco di Claudio Morganti, europarlamentare di 'Io Cambio', in merito all'incontro tenutosi oggi a Roma tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e una delegazione di amministratori locali e parlamentari.

«Come avevo avuto modo di sottolineare nei giorni scorsi – afferma Morganti –, quella di oggi è stata solo una gita allietata da una bella giornata primaverile. Il risultato che si è ottenuto è stato solo l'utilizzo di carta e penna del Presidente per segnalare le problematiche di Prato, che ormai le conoscono anche i muri, a Renzi. Dall'altra parte, non poteva essere altrimenti se chi si è recato a Roma non ha portato al Presidente della Repubblica uno straccio di proposta concreta. Per quanto mi riguarda, le mie le ho già esposte in più occasioni: dall'introdurre una "norma Prato", ad una tassazione sulle rimesse dirette verso la Cina, fino all'intervento dell'esercito o di una task force speciale».

L'europarlamentare si sofferma anche sulle dichiarazioni del Presidente della Provincia, Lamberto Gestri. «La perfetta parabola dell'incontro di oggi – afferma – è racchiusa nelle dichiarazioni di Gestri, che si è detto speranzoso che il processo di legalizzazione possa essere accolto bene dalla comunità cinese. Ritengo che non sidebba preoccupare se i cinesi accolglieranno bene o male gli eventuali interventi, bensì andare avanti convitamente e concretamente su quello che vogliono i cittadini pratesi e cioè la fine della concorrenza sleale e del vergognoso sfruttamento lavorativo, spesso di manodopera minorile».

Infine Morganti trova «deprimente e demoralizzante che l'incontro di oggi sia stato sfruttato da Biffoni per farsi pubblicità elettorale e per arricchire il proprio album fotografico».

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