Nuovi episodi di violenza all'ospedale psichiatrico giudiziario: li denuncia il sindacato Cnpp. La direttrice Tuoni incontra gli agenti penitenziari

L'Opg di Montelupo Fiorentino

Nuovi episodi di violenza all'ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino. Li segnala il sindacato Cnpp (Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria), che in una nota fa riferimento a episodi avvenuti la scorsa domenica, 9 marzo.

Antonella Tuoni, ha incontrato il personale con l'obiettivo di effettuare insieme una riorganizzazione della struttura dell'Ambrogiana, sempre da fonti sindacali.

Di seguito la nota del Cnpp inviata alla Tuoni e alle alte cariche relative al settore della Giustizia.

"Facendo seguito a precorsa corrispondenza inerente gli episodi di violenza che si sono verificati negli ultimi mesi presso l'OPG di Montelupo Fiorentino e che hanno visto alcuni internati rendersi protagonisti di aggressioni, minacce e percosse in danno del personale di Polizia Penitenziaria, ultima, tra le tante ormai, in data 9 marzo u.s., questa O.S. ha accolto con piacere  e apprezzato l'iniziativa assunta dalla Direzione di Montelupo, che proprio ieri ha aperto un tavolo di confronto con i rappresentanti del personale, volta alla riorganizzazione dei reparti  detentivi, prevedendo una differenziazione dei circuiti, più rispondente alle esigenze di sicurezza reclamate dai lavoratori e sicuramente più confacente allo spirito di individualizzazione  del trattamento per i detenuti/internati.
Tale iniziativa, seppur lodevole, a nostro parere non è sufficiente da sola a garantire il completo raggiungimento della stabilità auspicata presso l'OPG poiché gli spazi detentivi a disposizione presso le uniche due sezioni aperte, Arno e Torre, sono limitati. Vi è, pertanto, l'urgente necessità di sollecitare i competenti organi istituzionali a rendere di nuovo disponibile la sezione Pesa, oggetto di sequestro da parte della Commissione Marino, che a seguito dei lavori di adeguamento eseguiti, oggi è pronta per essere utilizzata, ed utile per trasferire quei soggetti riottosi alle più elementari regole penitenziarie, che non sono in grado di vivere e condividere gli ambienti aperti e che pregiudicano il buon andamento del  programma di trattamento di tutti gli altri.
Altri urgenti provvedimenti, idonei a raggiungere l'obiettivo tracciato dal DPCM del 2008 riguardano l'aspetto sanitario, ovvero una gestione più oculata ed efficace del singolo internato/malato, atteso che, per quanto ci è dato sapere, alcuni degli episodi di aggressione accaduti ricondurrebbero alla mancata assunzione della terapia prescritta o, addirittura, a lacune per quanto concerne la prescrizione della terapia di cura e sostegno dei soggetti responsabili; lacune che, se accertate, confermerebbero situazioni di estrema gravità, degne
di immediati ed urgentissimi approfondimenti.
Questa O.S., auspica di poter vedere presto superata la realtà degli O.P.G., e la Polizia Penitenziaria occuparsi di sicurezza, per dare legittimo spazio alle figure professionali deputate alla
cura e alla riabilitazione dei malati ma, in attesa dei grandi cambiamenti previsti dalla Legge, la cui scadenza è stata ulteriormente prorogata, chiede con fermezza che ciascun Organo Istituzionale, cui la presente è diretta, si impegni in uno sforzo comune per garantire ai lavoratori di Montelupo condizioni di lavoro accettabili, nel rispetto delle norme di sicurezza ed in piena legalità".

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