In partneship con l’associazione Evelina de Magistris per la quinta Giornata in ricordo di Liliana Paoletti Buti, domani, mercoledì 12 marzo (ore 16.30) , il Centro Donna di Largo Strozzi organizza l’incontro
“ La cura: una competenza femminile sul mondo”. Ospite della giornata ( che si inserisce nel programma di Marzo Donna 2014) sarà Annalisa Marinelli “architetta, progettista, ricercatrice e mamma” (come lei stessa si definisce) che parlerà appunto di sapere femminile e cura della città, ovvero come ripensare la città a partire dalla pratica quotidiana dello spazio urbano.
Riprendendo una domanda della stessa Liliana Buti risalente al marzo 1986 “…cosa deve cambiare intorno a me perché io, donna, possa stare meglio al mondo…?” , Annalisa Marinelli parlerà della “cura” come di una competenza femminile sul mondo, quel complesso di impegni, azioni, relazioni e sentimenti che quotidianamente costruisce le vite di ciascuno di noi e che é, per una organizzazione sociale, proprio della donna. Le donne spesso non ne sono consapevoli, ma le donne possiedono questa sapienza.
Annalisa Marinelli è di formazione architetta. Svolge e pubblica studi in urbanistica di genere. Promuove la cura come una competenza femminile sul mondo e un punto di vista privilegiato sulla città. Nelle diverse città in cui ha vissuto ha messo alla prova la sua tesi e proposto politiche, prassi e soluzioni che apportino accessibilità e pari opportunità nella progettazione e organizzazione degli spazi urbani e sociali..Attualmente è Consigliera Municipale presso il Municipio Medio Levante di Genova. Tra le pubblicazioni: Etica della cura e progetto (Liguori 2002), “La città della cura”, in A cura di (a cura di M.T. Battaglino e C. Cappelli, Cartman 2008), “La grammatica del quotidiano” in Architetture del desiderio, (a cura di di B. Bottero, A. Di Salvo, I. Farè, Liguori 2011), “Condividere la cura: innovazioni di coppia e inerzia sociale”, in Silenzi. Non detti, reticenze e assenze di (tra) donne e uomini, (a cura di S. Ciccone e B. Mapelli, Ediesse 2012).
Fonte: Comune di Livorno - Ufficio Stampa
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