Si occupano di alta tecnologia le quattro aziende vincitrici del Premio “Impresa+innovazione+Lavoro”, istituito dal Consiglio regionale della Toscana per dare un riconoscimento alle imprese che, attraverso investimenti in ricerca e innovazione, sono riuscite a realizzare una crescita quantitativa e qualitativa della propria attività. “Con questo premio abbiamo inteso riaffermare la forza delle idee e della creatività per creare nuovi posti di lavoro e strade di sviluppo”, ha spiegato Gian Luca Lazzeri, consigliere regionale dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea toscana, introducendo la cerimonia di premiazione che si è tenuta nella sala delle Feste di palazzo Bastogi a Firenze. “Ci eravamo prefissi e ci prefiggiamo un traguardo ambizioso, che vogliamo raggiungere premiando chi ha saputo coniugare estro, creatività e cultura affinché la nostra regione torni ad essere oltre che culla d’arte e dell’umanesimo, anche terra di saperi tecnologici e di innovazione scientifica che trovino traduzione nel saper fare impresa del nostro territorio”.
A partecipare al premio sono state 38 aziende, operanti nei vari poli e distretti tecnologici della Toscana. Quattro, come anticipato, i riconoscimenti assegnati sulla base di alcuni criteri che sono stati illustrati da Fabrizio Landi, presidente della commissione giudicatrice. “Abbiamo seguito i criteri della dimensione di impresa: grande, piccola e media, start-up”, ha spiegato, “della qualità dell’idea, dell’impatto del prodotto e della sua realizzabilità”. A vincere nella carteria start-up è stata la D-Orbit srl di Sesto Fiorentino (FI), con il progetto di un dispositivo di rimozione per satelliti. Nella categorie Pmi le aziende premiate sono state due: la 01S srl di Sansepolcro (AR) con un progetto per la valorizzazione del patrimonio di informazioni della Pubblica amministrazione attualmente non disponibile e la Philogen Spa di Siena per la sperimentazione clinica di un nuovo farmaco biotecnologico per la cura del melanoma metatastico. Infine, il premio alla grande impresa è stato assegnato alla Thales Italia Spa di Sesto Fiorentino (FI) per il progetto di una piattaforma integrata per la gestione delle operazioni aeroportuali.
Lazzeri ha ricordato che il Premio “Impresa+Innovazione+Lavoro” ha voluto rappresentare “un’evoluzione in positivo” del vecchio Premio “Vespucci”, la cui ultima edizione si tenne nel 2010, “perché quel riconoscimento premiava le idee, senza la garanzia che quei progetti si trasformassero in produzioni e, quindi, in sviluppo e posti di lavoro”.
Alle aziende sono state consegnate riproduzioni bronzee in scala dell’opera “La Speranza d’Oro”, donate dall’artista Niccolò Niccolai. “La speranza”, ha spiegato l’artista, “è l’unica bacchetta magica a nostra disposizione, l’unica che può mettere ordine nel caos così da far nascere progetti di ordine”.
Marco Bellandi, della Fondazione per la ricerca e l’innovazione di Firenze, partner organizzativo del premio, e Rosa Dello Sbarba, intervenuta in rappresentanza dell’assessore allo Sviluppo economico Gianfranco Simoncini, hanno riaffermato l’importanza di aver puntato “su un sistema efficiente di trasferimento tecnologico alle imprese in una logica di integrazione che vede interagire in modo proficuo le Università, le istituzioni territoriali e le imprese”.
In vista dell’edizione del prossimo anno, Sandro Bonaceto di Confindustria ha invitato il Consiglio regionale a ribattezzare il premio con la dizione storica di “Premio Vespucci”, anticipando che “Confindustria mette disposizione il nome a titolo gratuito”. Stesso auspicio, ricordando l’importanza che il premio Vespucci ha avuto per la Toscana, è stato espresso anche dal giornalista Piero Meucci, che ha moderato l’intera cerimonia di premiazione.
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