Un centro interculturale all'Osmannoro, ecco come votare l'idea del Cospe pubblicata su Edison Start

Oltre le parole - Edison Start - Cospe

Il Cospe ha presentato sul sito internet di Edison Start un progetto per la realizzazione di un centro interculturale a Firenze, più precisamente all’Osmannoro.  L’idea, come si evince dalla nota pubblicato sul sito evidenzia la volontà di creare un centro interculturale per bambini e le loro famiglie all’Osmannoro. L’area di interesse riguarda specificatamente l’intercultura, i diritti, il plurilinguismo, l’infanzia e l’educazione. Il centro offrirà vari servizi educativi e attività interculturali, ludiche e plurilingue. Così si favorirà l’inclusione sociale di bambini/e e famiglie di diversa provenienza rispondendo ai bisogni di un territorio complesso, ad oggi privo di servizi e attività educative interculturali e plurilingue, con forte componente di bambini e famiglie di origine non italiana, generalmente esclusi dai servizi. Il progetto per poter avanzare nelle fasi successive fino al 30 marzo è soggetto a selezioni e si può votare su internet questa idea che è stata messa in campo da Maria Omodeo, affiancata dal gruppo di Beatrice Falcini - Coop. Soc. Tangram, Pan Shili - AICIC (Associazione Interscambio Culturale Italo-Cinese), Chiara Pagni e Marco Marigo.

 

OBIETTIVI GENERALI E DESTINATARI

Obiettivo generale è la creazione di una società più inclusiva che promuova il diritto di tutti i bambini e le bambine di crescere e vivere in un ambiente sano, educativo e plurilingue. I destinatari diretti saranno bambini/e (0-6 anni) e le mamme di origine non italiana. Le famiglie e l’intera società saranno coinvolte e sensibilizzate alle tematiche del dialogo interculturale e dell’educazione alla pace e beneficeranno dei risultati delle attività stesse.

PUNTI DI FORZA

Il centro sarà il primo spazio all’Osmannoro, quartiere che da industriale sta diventando quartiere di abitazione per giovani famiglie, ad offrire servizi e attività interculturali plurilingue. Punti di forza sono: l’autosostenibilità del centro, la progettazione partecipata con associazioni del territorio e l’esperienza dell’associazione nella promozione dell’intercultura e del plurilinguismo

RISULTATI ATTESI

Creato uno spazio d’incontro per bambini, giovani e famiglie di origine non italiana e autoctoni; promossa un’educazione interculturale, alla pace, alla cittadinanza attiva; aumentate le opportunità d’inclusione sociale di bambini e ragazzi d’origine straniera con interventi su piani diversi e integrati.

FASI PROGETTUALI

1. Ristrutturazione e riadattamento spazi del centro; 2. Diffusione e pubblicizzazione del centro e delle sue attività, 3. Avvio e gestione delle attività. 4. progettazione partecipata con i soggetti del territorio per valutare l'adesione del servizio alle esigenze del territorio e la sua prosecuzione nel tempo.

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