Un appello ai candidati sindaco dell'Empolese Valdelsa (Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli e Vinci) affinché all'interno dei programma ci sia un occhio 'verde'. Questo quanto presentato questa mattina, martedì 4 marzo, da Progetto Ambiente, la 'syndacation' che mette insieme Arci, Auser, Comitato Avane, Ecodem, Legambiente, Lilliput, Montalbano Domani, Re.So. e Slowfood.
La 'carta' è indirizzata a tutte le formazioni politiche che si presenteranno alle elezioni. A presentarla il portavoce di Progetto Ambiente, Fabio Barsottini, EcoDem, facente parte della segreteria Empolese Valdelsa del Partito Democratico. In ogni caso, ha spiegato in conferenza stampa rispondendo ai giornalisti, Barsottini ha dichiarato che "avere in tasca una tessera di partito non mi esclude di far parte dell'associazionismo, essendo uno dei presidenti delle sigle facenti parte Progetto Ambiente (Ecologisti Democratici, ndr)".
In ogni caso, precisano altri membri del gruppo, soltanto Fabio Barsottini ricopre incarichi politici di zona e la lettera è nata dopo alcuni mesi di lavoro congiunto. Si potrebbe obiettare il fatto che il 'frontman' dell'iniziativa sia anche il più 'schierato', fatto sta che in ogni caso, come ribadito, Progetto Ambiente apre a tutte le forze politiche anche perché le politiche verdi non sono né di destra né di sinistra.
La richiesta principale alle future amministrazioni è quella di sostenere il 'porta a porta' venendo però incontro a privati, imprese, soprattutto a circoli e associazioni, dato che il volontariato ha subìto un duro contraccolpo relativo all'aumento in modo esponenziale dei costi per la Tares.
Di seguito comunque la lettera aperta alle associazioni.
Perché questo documento
Il senso di questo documento è quello di provare a dare un contributo riguardo l'appuntamento del 25 maggio 2014 che ci vedrà impegnati a ridiscutere il governo del nostro territorio. Per farlo abbiamo pensato di porre all'attenzione alcuni temi e sensibilità che accomunano le associazioni che fanno parte del Progetto Ambiente. Ricordiamo che il Progetto Ambiente ha un ruolo di coordinamento di alcune associazioni (Arci, Auser, Comitato Avane, EcoDem, Legambiente, Lilliput, Montalbano Domani, Re.So, Slow Food ) che si sono unite per meglio organizzare e promuovere la loro attività su tutto il territorio.
Premessa
Nella recente storia italiana, nonostante gli sforzi di molti soggetti competenti e collegati ad una rete diffusa nei territori, le politiche ambientali non hanno avuto voce e spazio all’interno delle forze politiche e nelle prassi governative. Mentre cresce, a livello degli organismi internazionali e di molte organizzazioni locali, la preoccupazione sulle condizioni ambientali del nostro pianeta, sostenuta da una grande mole di dati sul peggioramento degli indici inerenti le caratteristiche di acqua, aria e suoli, la “Politica” nelle diverse aree del mondo appare sempre più occupata a gestire i propri ruoli di prestigio e potere e la difesa degli interessi di alcuni (pochi) soggetti, pubblici o privati. Da tempo stiamo attraversando la peggiore crisi mai vissuta: iniziata come crisi finanziaria, si è poi trasformata in una crisi che mina alla base il sistema economico dominante e accresce ancor più i caratteri di diseguaglianza tra popoli ed all’interno dei popoli, sapendo che la democrazia riesce ad essere tale solo se salvaguardia i soggetti più deboli. Ma ciò che rende questa crisi la più complessa e difficile mai avvenuta è l'intreccio con quella ambientale: “la coincidenza di questi eventi minaccia di creare una tempesta perfetta, qualcosa che il mondo non ha mai visto, con conseguenze devastanti” (Onu, Manifesto per un green new deal). Molti sono stati e continuano ad essere i contributi di studio e di applicazione per individuare ed agire sui determinanti dei danni ambientali. Ma perché le proposte si traducano in atti normativi di livello nazionale ed internazionale è necessario che sia la politica a intervenire per il cambiamento, creando un sistema economico-sociale basato su concetti di sostenibilità, efficienza, innovazione e tutela del territorio. E questo vale anche a livello locale. Anche qui da noi.
Territorio intelligente
Un territorio che vuole offrire un opportunità di sviluppo deve domandarsi come e quanto questo inciderà sulla vita dei cittadini. Incrociando dati attuali e previsioni future è evidente l'importanza di individuare una politica che sia capace di tenere insieme sviluppo e stile di vita sostenibile. Alcuni studi fanno emergere come nel 2050 cambieranno i numeri delle nostre città e di conseguenza le esigenze dei centri urbani. Tra questi, il dato più importante è la previsione di una popolazione mondiale che aumenterà fino a toccare i nove miliardi di individui e che si concentrerà per il settanta percento nei centri urbani. Il 2050 è un traguardo sufficientemente lontano per definire una politica di più ampio respiro, ma anche sufficientemente vicino per considerarlo parte del nostro presente. Per queste ragioni occorre affrontare il problema iniziando a indicare una soluzione a quel problema che vede il cinquanta percento della popolazione mondiale vivere in un contesto urbano che consuma quasi il settantacinque percento dell'energia producendo quasi l'ottanta percento delle emissioni ad effetto serra.
La soluzione a questo problema è dunque creare, anche nel nostro territorio, un agglomerato urbano più intelligente dove le città sappiano diventare virtuose nel risparmiare energia, nel ridurre le emissioni inquinanti, nello sviluppare un nuovo modo per spostarsi e rapportarsi con chi amministra e nel rendere più semplice e agevole la vita e l'occupazione al proprio interno. In questo senso occorre anche creare i presupposti per offrire gli spazi ad una nuova generazione imprenditoriale innovativa, che punti sull'efficienza e sulla sostenibilità: in questo la parte pubblica dovrà avere un ruolo determinante come principale interlocutore e sponsor per dare il via a questo nuovo corso all'insegna dello sviluppo sostenibile, avvicinando la nostra realtà a quella dei nostri colleghi europei. Occorre quindi pianificare un territorio capace di risponde ai bisogni dell'oggi senza compromettere il futuro per coloro che verranno. Molte sono le sfide che un territorio sarà chiamato ad affrontare per diventare intelligente.
Lavoro
La prima sfida che un'amministrazione locale dovrà affrontare nei prossimi anni sarà la questione lavoro. In un Paese dove la percentuale di giovani senza occupazione supera il 40% e le persone che perdono il proprio lavoro sono troppo mature per trovarne uno nuovo, le amministrazioni, anche locali, debbono intervenire. Anche se i municipi non hanno le responsabilità dirette e gli strumenti per intervenire su questo problema, crediamo che non possano stare a guardare. I Comuni rappresentano la prima interfaccia politica ed istituzionale per un cittadino e per questo non possono lasciarlo solo. Un ente locale deve riuscire a supportare le varie innovazioni che sul territorio potrebbero emergere e creare quindi le condizioni per avviare un processo di valutazione e sostegno per quelle menti giovani che vorrebbero avere una possibilità di lavorare e produrre sul proprio territorio con efficienza, sostenibilità ed innovazione.
Servizi
Chi sarà chiamato a guidare un Comune della nostra area non può pensare di fare soltanto il Sindaco di una Città, ma bensì un dirigente dell'Empolese-Valdelsa. Questo deve essere un concetto basilare per affrontare tutte le sfide che nei prossimi anni saremo chiamati ad affrontare. Una di queste sfide, oltre all'assetto istituzionale e il lavoro, è la gestione dei servizi.
Rifiuti: Gli importanti riconoscimenti ottenuti a livello nazionale quale territorio tra i più virtuosi in Italia, ci spingono a sostenere ancora una volta l'importante scelta di aver avviato il servizio “porta a porta” in tutta l'area dell'Empolese-Valdelsa. Il servizio, che permette di adempiere alla normativa nazionale raggiungendo una percentuale elevatissima di raccolta differenziata e di ottenere una elevata qualità del materiale raccolto, si ispira al criterio europeo del “chi inquina paga”. Impossibile ignorare però che questa impostazione è stata sconfessata dalla Tares la cui applicazione a livello locale, sempre in ragione di scelte politiche nazionali che non tengono conto dei contesti complessivi in cui si collocano, ha determinato pesanti effetti negativi in particolare per tutto l’apparato produttivo. Per questa ragione crediamo sia indispensabile individuare una strada che permetta un equilibrio ed una sostenibilità dell'imposta, cercando contemporaneamente di sollecitare i governi superiori a stabilire regole per la promozione di azioni virtuose sui territori considerando il rifiuto, come insegna la carta “rifiuti zero”, una risorsa e non un problema. Nel nostro territorio, oltre ad avere una gestione del servizio di raccolta dei rifiuti invidiabile, esistono molte associazioni che fanno molto per il recupero, riciclo e il riutilizzo dei rifiuti. In questo senso crediamo che le amministrazioni locali debbano intervenire promuovendo una vera e propria lotta allo spreco (firmando la “carta spreco zero”) impegnandosi ad incentivare i cittadini e le attività commerciali, grandi o piccole che siano, al recupero di merci (alimentari o non alimentari) che altrimenti diventerebbero rifiuti.
Acqua: con il referendum del 2011 i cittadini italiani hanno abrogato la legge che prevedeva la remunerazione del capitale investito e hanno chiesto che la gestione del servizio rimanesse pubblica. Rispetto a questa decisione in questi ultimi anni non ci sono stati assolutamente passi in avanti. Per questa ragione crediamo che le amministrazioni locali debbano impegnarsi affinché sia rispettata la volontà espressa dai cittadini acquisendo la proprietà o almeno la governance del soggetto gestore.
Mobilità: Un territorio che vuole diventare sostenibile ed intelligente deve pensare ad un nuovo modo di muoversi. Offrire maggiori e differenti possibilità ai cittadini per spostarsi è importate e indispensabile per la vita di un territorio. Spostarsi però può comportare inquinamento, cattivi odori e minore apprezzamento di ciò che ci circonda. Per queste ragioni è indispensabile che le amministrazioni locali si impegnino a razionalizzare meglio il servizio TPL aumentandone l'efficacia e l'efficienza. Interessante sarebbe anche quello di elaborare, con le aziende del territorio, una condivisione del mezzo di trasporto privato (car pooling) affinché si diminuiscano i costi, i veicoli in circolazione, migliori la qualità dell'aria e si creino più occasioni per favorire i rapporti sociali tra colleghi e cittadini. Indispensabile anche la definizione di una rete ciclabile che permetta di collegare più punti d'interesse offrendo anche un adeguato servizio di (bike sharing).
Tutela del territorio: un'altra sfida che le prossime amministrazioni della nostra area dovranno essere capaci di affrontare è la tutela del territorio. Da tempo ormai ci stiamo rendendo conto delle conseguenze derivanti la pianificazione superficiale e lo sfruttamento dei terreni. Un atteggiamento, questo, che tutti i giorni ci fa sperare che il prossimo telegiornale non racconti l'ennesima alluvione o frana nei vari comuni italiani. Per questa ragione occorre prendere coraggio e intervenire perché questo non accada più. Indispensabile sarà riqualificare e risanare gli edifici esistenti e definire nuovi criteri per le costruzioni ex novo a impatto zero. In questo senso sarà necessario dare il via ad un piano strutturale d'area basato sul concetto di tutela del territorio, diminuendo il consumo di suolo, gli sprechi energetici e ricucendo l'impronta ambientale, cercando di restituire all'agricoltura un ruolo centrale e determinante su questo tema e promuovendo l'utilizzo di tecnologie e materiali da costruzione che rispondano ai criteri di sostenibilità ambientale limitando l'uso di suolo vergine.
Associazionismo e cittadini
Per avere un territorio dinamico, aperto ed efficiente è importante avere una comunità attiva e sensibile alla cura del bene comune. Nel nostro territorio sono molte le associazioni di volontariato che, a loro modo, si impegnano per portare avanti un pezzo di Città. La sensibilità con la quale molti cittadini ed associazioni portano avanti il loro impegno quotidiano ha reso il nostro territorio un'area unica nel suo genere. Crediamo che le amministrazioni locali debbano promuovere e incentivare il mantenimento di questo tessuto sociale particolarmente attivo, promuovendo la collaborazione fra associazioni e amministrazione. In questo senso crediamo che le amministrazioni debbano, periodicamente, convocare incontri con associazioni e gruppi di cittadini per condividere con loro obiettivi e i rispettivi percorsi per raggiungerli. Obiettivi che potrebbero interessare il sociale (settore sanitario, assistenziale, ecc...), l'ambiente (vivibilità urbana, verde pubblico, parchi e giardini, recupero rifiuti, ecc...), la cultura (arte, teatro, ecc...).
Apertura ed innovazione
Per dare un contesto a tutto quello che abbiamo detto fino ad adesso occorre offrire una cornice operativa per mettere in relazione ed in rete tutte le informazioni e gli strumenti necessari ad avere un organizzazione aperta, efficace ed efficiente (open data) tra cittadini ed amministrazione. Occorre dunque riuscire a mettere in rete i dati e le informazioni utili ai cittadini per avere sempre aggiornamenti sull'operato del governo del territorio. Per questo crediamo sia indispensabile progettare e installare tecnologie per la banda larga, favorendo così la connessione alla rete e quindi al profilo delle nostre Città.
Europa come risorsa e ispirazione
Per un territorio essere intelligente significa anche collaborare con in paesi esteri: nel nostro caso con l'Unione Europea. Da tempo l'Europa sta portando avanti delle politiche di promozione delle smart cities e di lotta contro i cambiamenti climatici. In questo senso l'Europa crede che le amministrazioni locali svolgano, per prime, un ruolo determinante nella lotta ai cambiamenti climatici e nella salvaguardia del territorio. Oggi però, in Italia, si presenta sempre con maggiori difficoltà la possibilità di intervento in questo senso. Difficoltà dovuta principalmente dalla poca reperibilità di risorse. Per questa ragione siamo felici che i Comuni del nostro territorio abbiano unito le forze per aderire unanimemente al progetto europeo denominato Patto dei Sindaci che potrà aiutarci ad individuare ed ottenere le risorse del programma “Life2014-2020”. Sosteniamo questa scelta perché questo strumento, che impegna le nostre amministrazioni a ridurre del venti percento le emissioni di anidride carbonica in atmosfera entro il 2020, ci permetterà di avere un collegamento diretto con Bruxelles, ottenendo un supporto politico ed economico per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti. Si tratta di un'opportunità per fare dell'Empolese-Valdelsa un territorio all'avanguardia nel campo dello sviluppo sostenibile, dell'innovazione tecnologica, ma soprattutto un territorio più europeo. L’ottenimento di questo risultato passa dalla volontà delle Amministrazioni Comunali e delle forze politiche locali per la concreta realizzazione di progetti comuni, evitando il grave ripetersi di contrapposizioni localistiche. Questo però richiede anche che gli strumenti operativi utilizzati non diventino, come purtroppo l’esperienza ha dimostrato, apparati burocratico-amministrativi privi delle competenze necessarie, poco aperti a contributi esterni e soprattutto privi di visione complessiva.
- Da sinistra: Yuri Stabile (Avane), Marinella Catagni (Re.So.), Fabio Barsottini (portavoce), Viorica Guerri (Arci) (foto gonews.it)
- Da sinistra: Viorica Guerri (Arci), Enrico Roccato (Slowfood), Roberto Gori (Auser) (foto gonews.it)
- Alcuni rappresentanti di Progetto Ambiente (foto gonews.it)
- Da sinistra: Daniela Tinghi (Auser), Yuri Stabile (Avane), Marinella Catagni (Re.So.) (foto gonews.it)
- Da sinistra: Daniela Tinghi (Auser), Yuri Stabile (Avane), Marinella Catagni (Re.So.), Fabio Barsottini (portavoce) (foto gonews.it)
- Alcuni rappresentanti di Progetto Ambiente (foto gonews.it)
Tutte le notizie di Empolese Valdelsa
<< Indietro