Ex Gozzini, Tancredi giudica insensata la posizione della Deidda e propone una sua soluzione

Uno degli edifici dell'area ex Gozzini a Santa Croce sull'Arno (foto gonews.it)

Il recente pronunciamento del Tar sulla ex Gozzini di Santa Croce sull'Arno anima anche la campagna elettorale per le primarie del centrosinistra. Già subito dopo la sentenza del tribunale amministrativo, che ha accolto il ricorso della società proprietaria degli immobili contro un'ordinanza del comune di Santa Croce che imponeva la bonifica del sito, era arrivato il commento della candidata Giulia Deidda nelle sue vesti di assessore all'ambiente. Ora arriva l'intervento dell'altro candidato alle primarie Patrik Tancredi che riportiamo di seguito.

“Ritengo che sia insensata ed irresponsabile la posizione assunta dalla candidata Deidda, nonché assessore all'ambiente del comune di Santa Croce sull'Arno, in merito alla vicenda della ex-Gozzini. Dopo cinque anni di governo il comune è rimasto sostanzialmente con un pugno di mosche in mano, lontano anni luce dall'individuazione di una possibile risoluzione del problema. E grave, al riguardo, è anche la reticenza di SEL, che proprio della questione ambientale si è sempre fatta paladina (perlomeno il nome Sinistra Ecologia e libertà lo dovrebbe suggerire) e che sulla vicenda non ha speso neanche una parola.

Con il pronunciamento del TAR si è difatti ri-portato l'attenzione dell'opinione pubblica sull'annosa vicenda in tutta la sua estrema gravità. I cittadini avevano chiesto già a suo tempo risposte concrete, ma si sono sempre scontrati nell'impenetrabile muro di gomma dell'amministrazione comunale. Dopo che già nel 2008 l'ARPAT aveva conclamato lo stato di pericolosità, anche l'ASL, tre anni più tardi, si è trovata a sollecitare l'amministrazione chiedendole di intervenire con ordine assoluto di priorità, ma senza ottenere nulla. Oggi, dopo l'accoglimento del ricorso da parte del TAR alle istanze presentate dai curatori fallimentari contro la delibera di giunta, la situazione è ritornata paurosamente al punto di partenza. In questo senzo, la scelta di ricorrere al Consiglio di Stato da parte del comune di Santa Croce, pur essendo un atto dovuto, non produce nulla nell'immediato, se non rimandare ancora una volta il problema.

La ex-Gozzini è una vera e propria polveriera che rischia di deflagrare con rischi incalcolabili per la salute pubblica di tutti i cittadini, e non soltanto per i residenti delle aree limitrofe. In quest'ottica il comune, nell'inerzia burocratico-amministrativa in cui si è impantanato, ha il preciso dovere di agire d'ufficio attraverso un'ordinanza contingibile d'urgenza. Con questo tipo di intervento non solo potrà addebitare tutti gli ingenti costi ai responsabili, ma tali cifre, comprensive anche di tutte le spese accessorie, costituiranno per legge un possibile onere reale sulle zone in oggetto, iscritto e costituente privilegio speciale immobiliare che, secondo l'art. 2748 comma secondo del codice civile, prevarrà su tutto il resto (comprese le eventuali ipoteche preesistenti).

Tale diritto di rivalsa opera anche in pregiudizio dei diritti acquisiti da terzi e da luogo, in sostanza, ad una acquisizione di diritto dell'area da parte del comune, che potrà poi anche rivendere la stessa o riutilizzarla come preferisce per finalità economiche”.

Patrik Tancredi – Candidato alle primarie PD del comune di Santa Croce sull'Arno.

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