Le opere di Mei Mosheng nella cripta di Santa Croce. A presentare l'evento il direttore del museo Ideale 'Leonardo da Vinci' Alessandro Vezzosi

Alessandro Vezzosi

La Cripta della Basilica di Santa Croce a Firenze ospita da oggi la mostra dell'artista cinese Mei Mosheng. Il nome dell'artista, Mosheng, significa letteralmente 'nato d'inchiostro', quasi un presagio della sua vocazione per la calligrafia. L'arte di Mei Mosheng è estremamente rappresentativa, e grande è la fama dell'artista in Cina, anche per il suo ruolo in Università e Accademie nazionali, oltre che nel ministero della Cultura e come teorico, esperto scientifico e storico d'arte.

"Mei Mosheng - ha detto nella presentazione della mostra, Alessandro Vezzosi, direttore del museo Ideale Leonardo da Vinci- rende attuale un'arte stilisticamente senza limiti di tempo per la millenaria cultura cinese, non in termini corrispondenti alle avanguardie della moderna storia dell'arte occidentale, bensì nel rinnovamento di forme classiche della grande tradizione: classicità nel linguaggio, nell'iconografia, nell'espressione di un flusso vitale di intime percezioni e di energie universali".

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