Torna nuovamente visibile al pubblico dopo l’accurato restauro il Pulpito della Resurrezione, capolavoro di Donatello collocato nella navata centrale di San Lorenzo, a Firenze, di fronte al Pulpito della Passione di Cristo, anch’esso di Donatello e anch’esso in attesa di restauro. Per la Basilica si tratta di un momento particolare vista l’importanza dell’opera e il luogo della sua collocazione.
L’intervento di conservazione del Pulpito della Resurrezione ha avuto inizio nel luglio del 2010 con un cantiere provvisorio per poter effettuare alcune prove di pulitura e procedere ad una valutazione tecnico – scientifica ed anche economica, ed è proseguito, con l’esecuzione del restauro, conclusosi nell’ottobre 2013, in un tempo complessivo di circa tre anni.
Come prassi consolidata, l’Opificio delle Pietre Dure ha condotto il restauro iniziando con la stesura di un progetto preliminare, seguito da una campagna diagnostica finalizzata alla individuazione della tecnica di realizzazione e dei fenomeni di degrado dell’opera, per arrivare al progetto definitivo e infine al progetto esecutivo. Il restauro ha portato ad un approfondimento delle conoscenze riguardo agli aspetti storici, tecnologici e conservativi del manufatto, nonché ad una sua riconsiderazione estetica riportando alla luce le scene dorate. I risultati delle indagini del Laboratorio Scientifico hanno supportato l’intero svolgimento del lavoro per la pulitura delle parti decorate con oro in foglia e di quelle prive di doratura, consentendo l’impiego delle metodologie di più recente formulazione e applicando prodotti a bassa tossicità.
Oltre al Laboratorio Scientifico dell’OPD, hanno collaborato alla realizzazione dell’ampia campagna diagnostica, il CNR- IFAC di Firenze e i Dipartimenti di Chimica delle Università di Pisa e Barcellona, Spagna. Sono state eseguite analisi, qualitative e quantitative dei prodotti in superficie e dei componenti della lega metallica, una cospicua documentazione grafica, fotografica e video, nonché radiografie di tutta la struttura metallica e lignea, conseguendo così un quadro esaustivo del manufatto.
Il restauro ha reso possibile anche uno studio tecnologico che ha evidenziato alcune disomogeneità. Ciò pone una serie di incognite su attribuzione, progetto e realizzazione di entrambi i Pulpiti, che necessitano di essere integrate e confermate da un auspicabile altrettanto accurato intervento sul Pulpito della Passione.
Il Pulpito è stato restaurato per la maggior parte con finanziamenti pubblici messi a disposizione dal MIBACT e da ARCUS, con il contributo dell’Opera Medicea Laurenziana e dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e con la collaborazione della ditta Dafne srl.
Opera Medicea Laurenziana
Presidenti: Fernando Lombardi, Enrico Bocci
Basilica di San Lorenzo: Monsignor Angiolo Livi, Monsignor Fabrizio Porcinai
Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro, Firenze
Soprintendenti: Cristina Acidini, Isabella Lapi, Marco Ciatti
Direttore del Restauro: Maria Donata Mazzoni
Restauratori dei rilievi in bronzo: Stefania Agnoletti e Annalena Brini; Sveta Gennai, Elisa Pucci, Chiara Valcepina, restauratrici esterne diplomate presso la S.A.F. dell’Opificio.
Restauratori degli intagli lignei: Rita Chiara de Felice con la collaborazione di Alberto Di Muccio, restauratori esterni diplomati presso la S.A.F. dell’Opificio. Smontaggio e disinfestazione: Giancarlo Penza, Mauro Parri e Andrea Santacesaria.
Pulitura delle parti lapidee a cura del Settore Materiali lapidei: Direzione Maria Cristina Improta; Restauro Isidoro Castello con gli allievi della S.A.F. dell’Opificio, Francesca Piccolino restauratrice esterna diplomata presso la S.A.F.
Collaboratore alla redazione del progetto: Andrea Montanari.
Indagini scientifiche: Andrea Cagnini, Monica Galeotti, Carlo Lalli, Giancarlo Lanterna, Barbara Salvadori, Simone Porcinai, Isetta Tosini.
Documentazione fotografica: Marco Brancatelli, Giuseppe Zicarelli.
Indagini radiografiche parti lignee: Alfredo Aldrovandi, Ottavio Ciappi.
Indagini radiografiche rilievi bronzei: Thierry Radelet
Progettista Cantiere e R.S.P.P.: Pietro Capone.
Allestimento Cantiere: Ditta Dafne, S.r.l.
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
Soprintendente: Cristina Acidini
Funzionari responsabili della Basilica di San Lorenzo: Maria Matilde Simari, Monica Bietti
Enrico Bocci: "Il pulpito sia a pagamento"
Un euro a persona per ammirare da vicino, salendo su apposite impalcature, il Pulpito della Resurrezione di Donatello, appena restaurato, nella basilica di San Lorenzo a Firenze: l'idea è stata oggi lanciata dal presidente dell'Opera medicea laurenziana, Enrico Bocci, che gestisce le attività del complesso della basilica di San Lorenzo, per poter operare altri restauri. Se il restauro del Pulpito della Resurrezione, ha spiegato Bocci, è costato la cifra di 230mila euro, quello sul pulpito della Passione di Cristo, "ne costerebbe circa 310mila, per ulteriori problemi di conservazione".
Per questo, ha affermato Bocci, oltre a stare preparando "una campagna di crowd funding sul web, abbiamo pensato di mettere una sorta di 'ingresso' per poter ammirare da vicino il Pulpito della Resurrezione, ed utilizzare il ricavato a fini di finanziamento dell'altro restauro". L'idea tuttavia non e' stata ancora sottoposta al vaglio delle sovrintendenze; una volta messa insieme la cifra necessaria, in ogni caso, le operazioni di restauro sul pulpito della Passione di Cristo dovrebbero durare circa tre anni.
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