Sorice e Scariot (Azione Universitaria): "Il Polo di Novoli appare sempre più degradato"

Lo stato di degrado del Polo universitario di Novoli

"Dobbiamo denunciare lo stato di semi-abbandono ed il gap in termini di mantenimento delle strutture"


Lo stato di degrado del Polo universitario di Novoli

Lo stato di degrado del Polo universitario di Novoli

Il Polo di Novoli ha preso le sembianze di un blocco di cemento grigio ed abbandonato a se stesso, qualcosa di molto lontano dal concetto di università moderna e funzionale che vorremmo vedere oggi così come in futuro. Azione Universitaria denuncia, tramite il Presidente fiorentino Angela Sorice ed il dirigente nonché Consigliere della triennale di Giurisprudenza Miro Scariot, l'annosa questione delle strutture del Polo.

Abbiamo documentato con numerose foto come,- dicono Scariot e Sorice- passeggiando per il Polo, si percepisce un anomalo quanto precoce decadimento delle strutture: faretti pericolanti, infiltrazioni d'acqua, controsoffitto che cede a causa della pioggia e pavimentazione rotta, sono alcune delle problematiche più evidenti.” 
Evidenziando l'importanza della sicurezza Miro Scariot esprime notevoli perplessità: “ tralasciando il penoso spettacolo degli scooter bruciati tra il D5 e D6 è incredibile notare come la presenza di un faretto pericolante al D4 non abbia visto alcun intervento su di esso, oppure come le infiltrazioni d'acqua abbiano logorato e fatto cedere un pannello di contro-soffitto nel medesimo edificio. Trovo sconcertante che strutture così costose e recenti stiano già dimostrando parecchie  mancanze e crepe, e non solo in senso metaforico, preoccupanti per la durata dell'intero polo e delle possibili spese che le casse d'Ateneo dovranno precocemente sostenere.”

L'onerosità  degli interventi e le mancanze che stanno venendo alla luce nelle diverse strutture preoccupano pure Angela Sorice, la quale riporta i preoccupanti fenomeni all'edificio D14 noto come “sala lettura” : “ macchie di umido, muffe e rigagnoli di ruggine che permeano dall'intonaco, mostrando che le armature dei pilastri non sono rassicuranti; la sensazione è che le strutture siano state create al risparmio e senza curarsi del fatto che un polo universitario deve durare nel tempo. Inutile dire che al decadimento dell'ambiente si sono aggiunti anche i malfunzionamenti delle prese di corrente poste sui tavoli, i quali diventano quasi inutili per i tanti che devono consultare materiale didattico servendosi dei propri computer.”

Azione Universitaria vuole capire se e quando ci saranno interventi di riqualificazione degli ambienti. L'Ateneo fiorentino deve tener fede alla propria storia ed al proprio prestigio e questo non può certo passare tramite l'occupazione di aule ed il decadimento delle strutture.

Fonte: Ufficio Stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro

torna a inizio pagina