Banco Alimentare della provincia di Lucca: raccolte 7 tonnellate di eccedenze

foto d'archivio

Raccolta avvenuta nei supermercati Esselunga con il fondamentale contributo del Banco di Lucca


Senza la minima intenzione di rinunciare alla speranza e alla voglia di agire quotidianamente con forza e determinazione, l’anno che è appena iniziato non lo ha fatto sotto segnali positivi sul fronte dell’emergenza alimentare. Anche nella nostra regione: sono sempre di più le famiglie toscane che si rivolgono alle associazioni e alle strutture caritative di volontariato per riuscire a sfamarsi. Tutto questo mentre l’aiuto dei generi alimentari che fino allo scorso anno arrivava attraverso gli stanziamenti europei tramite il Piano di Aiuto agli Indigenti (Pead) è terminato proprio con l’inizio del 2014.

Il Banco Alimentare della Toscana – spiega il presidente, Leonardo Carrai – sta lavorando per incentivare quelle fonti alternative di recupero di cibo ancora buono ma non più commercializzabile nella Grande Distribuzione Organizzata: in quasi tutte le province con l’iniziativa SitiCibo recuperiamo già da tanti supermercati prodotti di terza e quarta gamma (ortofrutta, latticini, surgelati) che poi destiniamo a quelle strutture che fanno una assistenza diretta come le mense dei poveri o le case famiglia. Insomma – spiega Carrai – una sorta di filiera corta del cibo recuperato allo spreco”.

Una filiera dove è fondamentale il contributo di tutti, l’esempio virtuoso e concreto di ogni singolo soggetto privato: ad esempio nella provincia di Lucca, grazie alla collaborazione con una realtà come Banca del Monte di Lucca, è stato possibile recuperare nel 2013 oltre 7 tonnellate di eccedenze alimentari. Nello specifico la catena Esselunga, con i tre supermercati inseriti nei SitiCibo ha consentito di recuperare 7038,766 kg di prodotti che vanno dalla frutta agli yogurt e che sono stati immediatamente destinati al Ceis – Gruppo Giovani e Comunità e all’Associazione Piccoli Apostoli di Maria che insieme assistono oltre 260 persone.

“Ringrazio di cuore tutti i soggetti citati – conclude Carrai – perché hanno accolto pienamente l’idea che il Banco ha sempre portato avanti ovvero quell’ Aiutateci ad Aiutare che diventa ora più che mai indispensabile, come risposta al bisogno ma anche come impegno responsabile per tutti noi”.

Fonte: Banco Alimentare - Ufficio Stampa

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