I Cobas rispondono alla destra su ius soli e la cancellazione della Bossi Fini

foto d'archivio

I Cobas hanno diffuso questo comunicato sul Ius soli e cancellazione della Bossi-Fini.
 Il dibattito sulla cittadinanza si lega ai processi sociali anche se il dibattito politico sembra più avvezzo a parlare di altro

Non si tratta per noi di questione di civiltà, dl resto da mesi il Governo Letta si è già espresso contro il riconoscimento dello isu soli perchè estraneo al percorso di fiducia su cui si basa il Governo

Le aperture di Renzi sono del resto ambigue e i cambiamenti saranno più formali che di sostanza 

L'Europa  della Troika è costituita contro i popoli e in primis le calssi lavoratrici chiamate a pagare il debito contratto dalle banche e dalle speculazioni finanziarie occultato da una sequela di luoghi comuni come la presunta spesa pubblica eccessiva e l'alto costo del lavoro in un paese che da 10 anni oggi ha visto il potere di acquisto in regressione

 In assenza di democrazia e di reale partecipazione urge rimettere al centro l'allargamento dei diritti che riguardano le classi sociali subalterne, la cittadinanza e anche i migranti

Da qui il riconoscimento della cittadinananza ai migranti va inserita nel contesto sociale ed economico attuale, in cui i migranti e le classi popolari sono attaccate da  precarietà, emergenza abitativa,  esclusi  dai processi decisionali, 

Ha ragione il filosofo  Baliba a pensare che lo ius soli vada inserito nel rapporto tra“cittadinanza e democrazia”  e da qui deve scaturire la cancellazione di quella legge vergognosa che si chiama Bossi Fini
La propoganda di gruppi di destra, estrema e non, è del resto vecchia perchè la loro idea di democrazia e di cittadinanza non è inclusiva dei diritti delle classi subalterne e delle loro istanze anche se si nascondono dietro alla demagogia contro le banche, le stesse che da decenni sono i principali finanziatori della destra

Legge volantini sul territorio pisano contro lo ius soli è la dimostrazione che la destra ha di nuovo indossato la propria divisa di ordinanza e assunto quel respertorio xenofobo e razzista a cui risponderemo nelle piazze, nella società e nelle scuole


Fonte: Confederazione Cobas Pisa

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