Riciclaggio e truffa: a giudizio direttori di banca, imprenditori e commercialisti

 

Tutti rinviati a giudizio i componenti della presunta "cricca dei colletti bianchi" a Carrara. Accolta infatti la richiesta della pm di Massa Rossella Soffio: il processo è stato disposto per Stefano Di Ronza e altri otto imputati tra direttori di banca, imprenditori e commercialisti accusati di reati che vanno dall'estorsione e ricettazione, al riciclaggio, il furto e la truffa.

Tutte e nove gli imputati sono accusati a vario titolo di aver messo a segno a partire dal 2005 una lunga serie di operazioni ai danni di una facoltosa cliente milanese che avrebbero loro fruttato nel tempo oltre un milione e 100mila euro.

Di Ronza, imprenditore edile di 51 anni, originario di Gricignano di Aversa, ma domiciliato a Marina di Carrara ha costruito numerosi complessi residenziali in tutto il territorio di Carrara. E' lui probabilmente il nome più noto tra gli indagati e deve ora rispondere di accuse che vanno dalla ricettazione al riciclaggio all'estorsione.

Tra gli imputati l'ex direttore di banca Marco Lucchesi, l'imprenditore carrarese Marco Alibani, la sorella Maruska e il commercialista Stefano Pezzica. Per reati minori &mdash sostanzialmente ricettazione per avere cambiato assegni &mdash sono a processo anche Manuela Pasquali, Michele Ratti e Salvatore Di Ronza, padre di Stefano.

Tiziana Genovese, moglie di Lucchesi è invece accusata di trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori. 

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