
Il Direttore Gennai presenterà presto al Consiglio direttivo un Piano per la fruizione dell'area con l'obiettivo di renderla interamente visitabile in bici o a piedi
Questa mattina, durante la conferenza di fine anno, convocata per fare il punto della situazione sulla gestione dell’Ente Parco e sulle iniziative in corso nell’area pisana, il Presidente Fabrizio Manfredi ha toccato i temi maggiormente discussi nell’anno – “duro e impegnativo” – che volge alla conclusione e nel quale è stato necessario procedere verso nuovi orizzonti.
Manfredi ha infatti più volte annunciato che avrebbe voluto avviare una vera e propria seconda fase della vita dell’Ente, dopo quella che ha visto il Parco stesso combattere per affermare il proprio ruolo in un territorio così complesso come quello che gestisce da ormai quasi 35 anni; la chiave per far ciò è l’individuazione di nuovi obiettivi e missioni dell’area protetta, che intende porsi come soggetto disponibile all’ascolto e al confronto e come protagonista del panorama sociale, economico e istituzionale del territorio: il parco è infatti il miglior candidato a costruire un equilibro sostenibile e duraturo tra ambiente e uomo, a maggior ragione in un’area così antropizzata.
Alla vigilia del 2014, dopo che è stato completato il rinnovo dell’assetto organizzativo –Presidente, Consiglio direttivo e Direttore (quest’ultimo insediatosi ad aprile) – è stato dunque possibile partire, in concreto, con la nuova fase. I passaggi più significativi sono quelli del rilancio dell’attività e dell’apertura dell’Ente alla fruizione sostenibile da parte sia dei residenti, sia dei turisti di tutte le provenienze; su tale punto, dopo le anticipazioni delle settimane scorse, il Direttore Gennai, assieme agli uffici, presenterà presto al Consiglio direttivo un Piano per la fruizione del Parco, partendo da una delle sue perle, la Tenuta di San Rossore, con l’obiettivo di rendere visitabile l’area protetta anche secondo percorsi pedonali e ciclabili che lo attraversino interamente da nord a sud. È un impegno che riprende le linee programmatiche delineate in dettaglio dal Presidente Manfredi e integrate anche grazie al lavoro del Consiglio direttivo, relative agli aspetti di valorizzazione delle caratteristiche ambientali dell’area protetta, ai temi della pianificazione e, appunto, alla promozione e alla conoscenza del parco grazie ad una rete di centri visita e ad una maggiore visibilità sul territorio.
Per affrontare tale sfida in un periodo di scarsità di risorse economiche ed umane, il Direttore sta procedendo, con un’opera che proseguirà anche nei prossimi mesi, ad una riorganizzazione del personale e dei servizi, per meglio valorizzare le competenze e le professionalità esistenti e per aggiornare la struttura alle mutate condizioni e priorità di azione.
Sul lato finanziario, già da alcuni mesi l’Ente ha dato il via ad una svolta tesa a migliorare la capacità di spesa dei fondi di investimento, per superare le difficoltà derivanti dagli adempimenti burocratici imposti dalle norme nazionali, che rendono lungo e complicato l’effettuazione dei lavori pubblici necessari e dei successivi pagamenti.
D’altro canto è stato avviato un processo di risanamento delle procedure di gestione finanziaria pregressa e di adeguamento più rigoroso a leggi e normative in base alle quali ridefinire il bilancio consuntivo 2012 e gli atti correlati. A tale scopo è stata concordata con la Regione Toscana, anche alla luce della scarsità di personale e di adeguate professionalità interne, la nomina di un commissario esperto in materia, che sarà attorniato da uno staff che la Regione dovrà mettere a disposizione per la verifica definitiva dei residui attivi e passivi e l’inventario: passaggi tecnici propedeutici alla compilazione del bilancio consuntivo stesso.
Alla Regione Toscana è stata inoltre chiesta l’autorizzazione ad inserire nel personale, decurtato negli ultimi anni da pensionamenti non reintegrati, la figura del nuovo responsabile del servizio finanze, ovviamente indispensabile, così come altre tre figure importantissime, tra cui un funzionario per il settore lavori pubblici per la realizzazione del piano di interventi sul patrimonio della Tenuta di San Rossore e del restante territorio del Parco.
Quello che attende il Parco nel 2014 è dunque un anno cruciale, anche in considerazione del fatto che con la primavera giungerà a metà della sua durata il mandato del Presidente e del Consiglio direttivo. Se da un lato occorre dunque dispiegare pienamente le risorse per affrontare in modo positive le sfide che si profilano all’orizzonte, dall’altro sono moltissime le sfide che aspettano l’Ente, anche in vista di un 2014 che si preannuncia pieno di attività straordinarie: dal raduno dei circa trentamila scout alle possibili – e per ora non confermate – visite del Papa e del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama (una proposta del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi), dal rilancio dell’attività zootecnica (con la calendarizzazione di una giornata “Parco a tutto GAS”, ovvero di presentazione dei prodotti del Parco ai Gruppi di Acquisto Solidale) alla fruizione sostenibile secondo pacchetti turistici di rilevanza internazionale. Questi ultimi coinvolgeranno anche l’Area marina protetta delle Secche della Meloria, che grazie alla nomina della Commissione di riserva potrà essere finalmente gestita in modo adeguato, con la definizione del nuovo regolamento e la realizzazione del centro visite presso i locali del Comune di Livorno allo Scoglio della Regina, da cui far partire iniziative di educazione ambientale, turistiche, etc..
Altri temi che attendono il Parco al varco sono, in sintesi:
Bilancio 2014: L’aspetto più significativo è relativo al passaggio dalla gestione finanziaria al quella economico-finanziaria, con un adeguamento alle previsioni della normativa toscana, al pari di tutti gli enti regionali.
Capacità di gestione del patrimonio, in particolare della Tenuta di San Rossore: Gli interventi, anche di carattere innovativo, saranno orientati ad una migliore fruibilità, nonché a rendere il luogo attrattivo anche dal punto di vista turistico e a valorizzare sempre più il suo ruolo di studio, ricerca e formazione.
Eventi: Intenzione dell’Ente Parco è promuovere lo svolgimento, all’interno dell’area protetta, di iniziative promosse dalla Regione Toscana grazie al progetto GiovaniSì o a far divenire il Parco sede di appuntamenti nel secondo semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea.
Pianificazione: Per quanto riguarda l’ambito pisano è prevista nei primi mesi del 2014 l’approvazione in via definitiva della variante al Piano di gestione delle Tenute di Tombolo e Coltano. Poiché sono state depositate presso l’Ente Parco circa quaranta osservazioni, gli uffici sono già al lavoro per chiudere il lavoro di stesura delle controdeduzioni; ciò avverrà presumibilmente con l’inizio della primavera. Altro impegno sul tema è l’approvazione di una convenzione col Comune di Vecchiano per costituire un ufficio congiunto e iniziare a lavorare sul nuovo piano di gestione dell’area vecchianese: il piano esistente, di prima generazione, nel 2014 dovrà infatti essere rielaborato, così come già avvenuto per le altre tenute.
Lavori all’interno della Tenuta di San Rossore: Oltre ad una più razionale organizzazione dei centri visita e dei servizi offerti al pubblico, si dovrà cercare di riqualificare ulteriormente la Villa del Gombo – sede di rappresentanza della Regione Toscana – viste la prospettiva di dare ospitalità a personalità di spicco internazionale, e la possibilità di inserirla in circuiti di valenza nazionale e internazionale per l’organizzazione di eventi e convegni.
Manutenzione e conservazione ambientale: L’Ente Parco intende tutelare maggiormente i contesti dell’area protetta più delicati ed esposti: tra essi il lago e il bacino del Massaciuccoli, la lotta al Matsucoccus feytaudi – e quindi la più strenua difesa della pineta di pino marittimo, con un impegno che consentirà di ritardare ulteriormente gli effetti letali di tale insetto – e il fronte dell’erosione costiera, da inquadrare in un contesto più globale, che coinvolga anche altre istituzioni.
Si tratta, in sintesi, di un lavoro davvero impegnativo, che l’Ente Parco svolgerà con il coinvolgimento degli operatori del territorio e degli stessi cittadini, che saranno chiamati ad aiutare l’Ente in tutte le sfide per la conservazione di un Parco davvero “di tutti”, e ad acquisire una consapevolezza sempre maggiore del valore aggiunto che scaturisce dal vivere all’interno dell’area protetta o nelle sue immediate vicinanze: il Parco è un autentico polmone verde, ricchissimo, oltre che di biodiversità, anche di attrazioni naturali, che si estende lungo la fascia costiera di questa porzione di Toscana fino ad arrivare alle porte di città come Pisa e Viareggio, e dovrebbe essere concepito sempre più come un’occasione straordinaria di arricchimento della qualità della vita e come un’eccezionale opportunità di fruizione, oltre che volano di sviluppo sostenibile.
Ma il Parco intende anche rivendicare con forza il suo ruolo geo-politico, nell’ottica della continua ricerca di una migliore e più puntuale programmazione di area vasta. Per occupare tale spazio e poter così esprimere il proprio ruolo, il Presidente Manfredi ha ricordato la necessità di stimolare il mondo istituzionale e politico affinché esso abbia un approccio che ne tenga necessariamente conto: nei primi mesi del 2014 un importante convegno, con la partecipazione delle istituzioni dal livello locale a quello regionale, potrebbe affrontare proprio tale argomento, mettendo l’area protetta – e il suo ente gestore – al centro di una discussione e di una visione che vanno al di là dei suoi confini.
Fonte: Ufficio Stampa
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