Bollettino 'di guerra' per l'Empolese Valdelsa: pioggia di maxi squalifiche da due mesi a un anno. Monito di Cellai: "Tensioni dall'esterno?"

foto d'archivio

Tensione alle stelle nel campionato Uisp Empolese Valdelsa. Lo dimostra il fatto che per ancora una volta il giudice sportivo abbia comminato una lunga serie di maxi squalifiche, di cui ben sei dai due mesi in su di interdizione dai campi.
Tra tutte nel bollettino 29 emesso oggi, mercoledì 18 dicembre, risalta la squalifica di un anno per un giocatore dell’Atletico Brusciana, per violazione degli articoli 136 '(Atto di violenza a gioco fermo o in situazione chiaramente estranea alla fase di gioco in corso') e 26 ('Aggravante speciale: costituisce aggravante speciale aver commesso l’atto illecito ai danni di Ufficiali di gara o di Procuratore arbitrale o di un Dirigente Uisp o di un Giudice'). Tre le squalifiche invece per il Fibbiana, da sei mesi (sempre 136 e 26, con anche il 129 ‘Offese, ingiurie’), 5 (stessi motivi) e due mesi (articolo 134, ‘Scorrettezza a gioco fermo o in situazione chiaramente estranea alla fase di gioco in corso’). Due mesi anche a un atleta dell’Ortimino (129 e 26) e a un altro della Scalese-La Scala (articolo 134).
Non solo: quattro giornate se le sono prese anche due tesserati della Scalese-La Scala (articolo 134), uno a testa per Hair Buster (articoli 129 e 26) e Fibbiana (134). Tre giornate a un atleta de Il Gabbiano (articolo 128: ‘Proteste o comportanti irriguardosi nei confronti degli ufficiali di gara’).
Questo bollettino ‘di guerra’ fa seguito agli altri delle scorse settimane dove erano emerse altre pesanti interdizioni: mai così però come stavolta si era vista una tale concentrazione di squalifiche.
“Nell’ultimo mese sono capitati molti episodi sopra le righe – commenta a gonews.it il presidente della Lega Calcio Uisp Empolese-Valdelsa Roberto Cellai – è un campanello d’allarme. L’attività appare in un momento di tensione. Dare una motivazione a tutto questo è difficile, solo un caso nell’ultimo mese, quello di San Pancrazio, era dovuto all’operato dell’arbitro, tutto il resto degli episodi ha visto diatribe tra giocatori o dirigenti. Non c’è una chiave di lettura possibile, forse dipende da tensioni che arrivano dall’esterno. Come presidente il richiamo che posso fare è l’invito a tener presente qual è nostra attività. Mi auguro che la pausa natalizia faccia bene all’ambiente del pallone amatoriale”.

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