
Sarà un po’ per quel nome un po’ strano che ancora in molti non conoscono, tchoukball. Sta di fatto che questa realtà ancora molto giovane, ma già ben radicata a Empoli, gestita da giovani e attenti alle innovazioni, ha sempre portato nel mondo dello sport locale un vento di novità. E anche stavolta siamo di fronte a un tentativo di modernizzare un certo modo di gestire un’associazione sportiva.
L’obiettivo è quello di attuare una sorta d autogestione davvero democratica e di fissare il tutto nello statuto dell’associazione.
Anche perché i Wallers, la società di tchoukball di Empoli, oltre a essere composta da amici e appassionati, ha l’obiettivo di restare un gruppo di persone evitando che la realtà “si trasformi nella classica associazione sportiva con annessa netta distinzione tra dirigenti e tesserati”.
Il presidente fondatore Fausto Berni avanza la sua proposta che diventa presto un nuovo organigramma societario: “Si tratta – spiegano - di una struttura a piramide che (crediamo) per la prima volta in un’associazione sportiva di queste dimensioni tenta di rendere tutti partecipi delle diverse attività condotte. In cima c’è l’associazione, per la quale tutti si impegnano. Coinvolti tutti i tesserati, tutti devono dare una mano e devono sentirsi non solo atleti ma dirigenti attivi secondo le proprie competenze e compiti”:
“La struttura piramidale è un modo per trovare nuove forze – spiegano - è anche un modo per lanciare nuovi progetti, impossibili contando soltanto sulle risorse del direttivo. È un modo per consegnare a tutti un pezzetto dell’associazione, sperando che ognuno ne abbia cura e infine è un modo per guardare al futuro, buttando l’amo per vedere chi, presto o tardi, potrà accedere a ruoli dirigenziali.
D’ora in poi, quindi, ognuno avrà il suo settore di attività e se ognuno donerà una piccola parte del suo tempo, i risultati non potranno che essere grandi”.
L’inquadramento dei tesserati nelle varie attività è stato fatto dal direttivo sulla base delle attitudini e degli interessi mostrati. Niente vieta a chiunque di essere spostato per seguire inclinazioni più favorevoli”.
Insomma un gruppo unito in campo e anche una squadra fuori dall’evento agonistico per gestire l’attività.
Una cosa che avviene molto spesso nelle società amatoriale, ma in questo caso i Wallers inseriscono il tutto ufficialmente nello statuto.
Ultima novità è la grande attenzione al sociale.
“Stiamo per mettere nello statuto un nuovo scopo, oltre allo sport anche il sociale. L’avanzo di bilancio, se ci sarà a fine anno, sarà interamente dedicato a sostenere una finalità benefica. Pensiamo a costituire una squadra per ragazzi disabili o comunque un evento benefico. Vi terremo informati”.
Anche questo un modo se non del tutto originale ma certamente significativo ed espressione di una sensibilità forte e della voglia di portare idee nuove nello sport.
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