
"Martedì 17 dicembre il Municipio dei Beni Comuni è stato convocato a un tavolo al quale saranno presenti il sindaco di Pisa Marco Filippeschi e gli assessori Dario Danti e Ylenia Zambito. Un invito che abbiamo accolto con favore, e nel quale riponiamo più di una speranza, dopo le vicende che negli ultimi giorni hanno riguardato da vicino l'esperienza dell'ex Colorificio Liberato. Lo sgombero coatto seguito al reingresso delle attività all'interno dello spazio di via Montelungo, e una partita amministrativa ancora tutta da giocare, sono infatti per il Municipio i due assi portanti proprio di quel confronto che si aprirà con le istituzioni locali nella giornata di martedì.
Certi della disponibilità del sindaco e dei due rappresentanti della Giunta che si siederanno al tavolo, il Municipio dei Beni Comuni ha già avviato un dibattito interno per condurre in quella sede una posizione chiara, univoca, rispetto alla vicenda dell'ex Colorificio. Un'esperienza che, sebbene arginata dall'intervento dell'autorità giudiziaria, non ha perso il suo fondamentale carico politico, vero motore dell'intera vicenda. Vogliamo ricordarlo ai nostri amministratori, soprattutto in vista dell'incontro di martedì prossimo: da parte loro manca ancora una posizione chiara rispetto alla grave - quanto riconosciuta - anomalia rappresentata dall'attuale condizione dello stabile di via Montelungo, uno spazio condannato all'abbandono e al degrado, verso il quale non esiste oggi alcuna progettualità socialmente utile - come il riavvio di una qualche forma di produzione, e quindi la creazione di posti di lavoro -, mentre è stata esplicitata da parte di quella stessa proprietà la volontà speculativa sull'area.
Vogliamo ricordare - e così premettere - al sindaco Filippeschi e alla sua Giunta che una posizione netta su un simile indirizzo ancora non c'è stata, ed è forse questo il momento per pronunciarla: la variante in via Montelungo non vi sarà mai! Questo perché, oltre al parere competente di numerosi urbanisti e delle associazioni ambientaliste, l'espressione popolare manifestatasi in piazza il 16 novembre si è pronunciata in tutt'altra direzione.
In gioco non vi è solo ed esclusivamente la possibilità per le decine di attività condotte dal Municipio dei Beni Comuni di trovare uno spazio. Questo è senza dubbio importante, ed è un percorso che andrà affrontato con tutta l'attenzione del caso, non fosse altro perché l'eventuale smobilitazione delle suppellettili ora sistemate in via Montelungo è un problema che riguarda la comunità tutta, e quindi i suoi rappresentanti, i quali dovranno favorire in ogni modo un passaggio "morbido" e funzionale ai bisogni di ciascuno.
È dunque evidente, anche per una simile ragione, come dal quadro generale non possa essere scissa la vicenda dell'ex Colorificio. La preclusione rappresentata dalla giornata del 7 dicembre - con lo sgombero coatto di alcuni compagni e compagne - non inficia l'azione della pubblica amministrazione, al contrario, la invoca a chiare lettere, così come ha spiegato in modo inequivocabile il documento prodotto dal prof. Ugo Mattei in cui si indicano al sindaco gli strumenti e le modalità per procedere a quell'esproprio dell'immobile che rappresenterebbe il primo passo verso il ristabilimento di una giustizia sociale altrimenti ferita, persa, dissolta.
Pisa non è un caso isolato, lo ribadiamo ancora una volta. Esperienze assai vicine a quella dell'ex Colorificio Liberato rappresentano oggi il perno, da una parte, di una nuova pagina di diritto, dall'altra di un laboratorio di politiche innovative che guardano alla rivalutazione e al riuso di quanto è destinato invece all'estinzione civile, sia pure sotto forma di proprietà privata. È il caso del fondamentale lavoro condotto dall' Osservatorio dei Beni Comuni guidato dal Prof. Lucarelli a Napoli da cui sono derivate delibere dell'amministrazione riguardanti i luoghi abbandonati della città - sia pubblici che privati -, le quali ben dimostrano, come sia possibile, e ancor di più fattibile, il progetto di inaugurare una nuova stagione di Beni Comuni in Italia.
Sono queste le questioni che il Municipio dei Beni Comuni condurrà al tavolo di martedì 17 dicembre. Siamo certi che troveremo le istituzioni attente alle tesi esposte e propositive nel cercare una soluzione che è la città di Pisa a chiedere da tempo".
Municipio dei Beni Comuni
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