“Oggi siamo venuti qui per donarvi il nostro cuore”. Con queste semplici e toccanti parole, il Capo Fanfara dell’Associazione Nazionale Bersaglieri – Sezione “Aldo Marzi” di Firenze, Giuseppe Caselle, si è presentato agli ospiti della residenza per anziani Giglioli di Certaldo dando inizio ad un concerto unico ed esclusivo, (che si è svolto domenica 8 dicembre) accompagnato dal Presidente della Sezione Vittorio Corsagni, e dirigendo la fanfara formata da ragazzi venuti da diverse parti della Toscana: Massimiliano Marciotti, Giovanni Morrone, Iuri Volpini, Luigi Bartoli, Ettore Paoletti, Alberto Billone, Giovanni Pellegrino, Gennaro Rocco, Domenico Scavetta, Placido Iudicello.
Schierati sul piccolo palcoscenico della sala per le attività ricreative hanno suonato musiche bersaglieresche: dall'inno dei Bersaglieri a’ La Ricciolina e non hanno fatto mancare arie più popolari come Funiculì funiculà.
Gli ospiti e gli altri spettatori sono rimasti affascinati sia dalla visione dei Bersaglieri, con la loro divisa e il caratteristico cappello con le piume lucenti, che dal tuonare delle trombette: applausi a non finire intercalati da hip hip urrà quasi assordanti.
Finito il concerto i bersaglieri si sono mescolati agli ospiti come se li avessero conosciuti da sempre, scherzandoci (chi voleva si poteva anche mettere il cappello!) e facendo foto.
Hanno pranzato insieme agli ospiti rendendosi disponibili anche per un estemporaneo “tanti auguri a te” per il festeggiamento di un compleanno.
Il momento però più emozionante della giornata è stato dopo pranzo, quando “Il silenzio” e l’Inno di Mameli hanno rimbombato in tutta la casa di riposo e le parole di saluto del Capo Fanfara rivolte agli ospiti: “Vi vogliamo bene…” sono state rotte dalla commozione. La fanfara dei bersaglieri ha anche omaggiato il Centro Giglioli di due libri sulla loro storia.
Il Presidente Alessandro Ramerini e il Vice Presidente Adriana Mori hanno ringraziato per il calore e le emozioni che i Bersaglieri hanno portato all’interno della RSA e per l’onore di averli potuti ospitare in maniera così esclusiva e familiare.
Fonte: Comune di Certaldo - Ufficio Stampa
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