
Troppo il cibo sprecato nelle mense scolastiche di Scandicci. E’ la denuncia (testimoniata da foto) che viene dal Consigliere comunale Alessandro Martini (NCD) e Giovanni Surace (Udc) che puntano il dito contro la gestione che l’amministrazione fa delle mense cittadine.
Vedere gettare nei cassonetti della raccolta dei rifiuti carrelli pieni di cibo proveniente dalle mense scolastiche costituisce un qualcosa di moralmente deprecabile, diseducativo ed è una prova tangibile di una gestione sprecona della refezione scolastica.
Il costo del servizio di refezione scolastica rappresenta un vero e proprio salasso per molte famiglie; a Scandicci i costi per pasto vanno dai 4,25 euro per un reddito ISEE fino a 32.500 euro ai 4,40 per redditi oltre i 32.500 euro.
Prendendo ad esempio una famiglia con 2 figli con un reddito ISEE di 33.000 euro (non certamente dei ricconi quindi!) è facile calcolare come annualmente una buona percentuale di reddito va destinato per la “sola” refezione scolastica.
Possibile che non si riesca a calibrare le quantità della refezione con le reali necessità alimentari ed evitare una così alta percentuale di cibo di scarto?
Non è possibile chiudere gli occhi dinanzi a simili situazioni; è necessario rivedere la gestione delle mense scolastiche, eliminando questi gravi sprechi alimentari e riducendo in tal modo i costi a carico dei cittadini.
Il Sindaco e l'Assessore di riferimento hanno verosimilmente altri problemi. Il nostro parere è che la città reale fatta di problematiche concrete resta fuori dal “palazzo”.
Fonte: Più Toscana/Nuovo Centrodestra Scandicci
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