I renziani presentano il conto: "Ora vogliamo le primarie anche per la scelta del candidato a sindaco"

Andrea Masula (a sinistra) e Patrik Tancredi (foto gonews.it)

Dopo la schiacciante vittoria del 'rottamatore', i fedelissimi di Matteo Renzi annunciano due azioni per mettere pressione all'attuale dirigenza locale del Pd: un documento da presentare alla segreteria e una petizione popolare. Il Comitato di sostegno al sindaco non verrà sciolto e Patrick Tancredi annuncia fin da ora la sua candidatura




"Vogliamo le primarie anche per la scelta del candidato a sindaco". Dicono sostanzialmente questo i renziani di Santa Croce sull'Arno - che martedì 10 dicembre hanno convocato una conferenza stampa a Staffoli - dopo le primarie per la scelta del segretario nazionale del Partito Democratico, che anche nella città delle pelli hanno visto una netta affermazione del sindaco di Firenze, ribaltando a Santa Croce quello che era stato l'esito dei congressi di circolo con il voto riservato agli iscritti e dove invece aveva prevalso la mozione Cuperlo che di fatto, allo stato attuale, detiene la maggioranza negli organismi dirigenti del Pd santacrocese.

"Non crediamo che questo sia un ostacolo - dice il consigliere comunale Patrick Tancredi - perchè lo stesso statuto del Pd dice che anche chi è in minoranza ha il diritto di chiedere ed ottenere le primarie e noi naturalmente eserciteremo questo diritto. Ben prima dell'inizio della fase congressuale io sono stato il primo a lanciare la necessità delle primarie per le amministrative, andando ad intaccare una sorta di tabù che c'era a Santa Croce sull'Arno su questo argomento e dico fin da ora, confermandolo, che non appena usciranno le regole a livello regionale io presenterò la mia candidatura".

"Pensiamo che le primarie siano uno straordinario strumento di partecipazione e democrazia che il Pd si è dato - riprende Tancredi - ed è anche uno straordinario strumento per allargare il proprio consenso. Chi dice che tra i cittadini che hanno partecipato alle primarie c'erano tanti 'elettori non nostri', cioè non del Pd o comunque non di sinistra - sottolinea Tancredi - dicono una sciocchezza. Noi dobbiamo convincere chi in questo momento non è d'accordo con noi e fare un'opera di rinnovamento e non conservativa".

Ora i renziani di Santa Croce sull'Arno porteranno avanti l'iniziativa di istituire le primarie per la scelta del prossimo candidato a sindaco con due azioni ben precise: entro una settimana presenteranno un documento alla segreteria dell'unione comunale del Pd; in seguito organizzeranno una petizione popolare con raccolta di firma per coinvolgere la popolazione. "Due iniziative che intendono fare pressione sull'attuale dirigenza locale del Partito Democratico - dice il coordinatore del Comitato Renzi, Andrea Masula - visto che secondo noi in caso di non effettuazione delle primarie si perderebbe una grande opportunità, anche di crescita per una nuova classe dirigente". "Secondo noi la vittoria di Renzi e i 3 milioni di cittadini che hanno partecipato - riprende Masula - imporrebbero l'adozione delle primarie anche per la scelta del futuro candidato a sindaco di Santa Croce sull'Arno. Primarie che dovrebbero essere aperte, visto che il ruolo di primo cittadino non è riferito ad un solo partito ma a tutta la popolazione. Per tutto questo, con il compito di monitorare l'evolversi della situazione politica interna al Pd, il comitato Renzi di Santa Croce sull'Arno - sottolinea Masula - non verrà sciolto e inizierà da ora a lavorare per una fase nuova, quella del cambiamento anche a livello locale".

Sia Masula che Tancredi, durante la conferenza stampa, hanno sottolineato come la scelta di Staffoli per la convocazione della conferenza stampa post-primarie non sia stata casuale. Nell'unica frazione del comune di Santa Croce sull'Arno infatti Renzi ha ottenuto la percentuale più alta di consensi.

 

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