La Roma torna alla vittoria. La Fiorentina perde 2-1 all'Olimpico. Destro stende i viola

L'Olimpico

ROMA - FIORENTINA 2-1 (1-1)

Roma (4-3-3): De Sanctis 7, Maicon 7, Benatia 7, Leandro Castan 6.5, Dodò 6, Pjanic 6.5, De Rossi 6.5, Strootman 7, Florenzi 5 (12' st Destro 7, 45' st Bradley s.v.), Ljajic 5.5 (27' st Taddei s.v.), Gervinho 7.5.

(28 Skorupski, 29 Burdisso, 33 Jedvaj, 35 Torosidis, 46 Romagnoli, 7 Marquinho, 10 Totti, 88 Borriello, 94 Ricci):

All.: Garcia 7.

Fiorentina (4-3-3): Neto 6, Tomovic 6.5, Rodriguez 6, Savic 5.5, Pasqual 6.5, Ambrosini 5 (33' st Joaquin s.v.), Aquilani 5.5 (27' st Pizarro s.v.), Borja Valero 6, Cuadrado 6, Rossi 5, Vargas 6 (41' st Matos s.v.).

(78 Munua, 4 Roncaglia, 5 Compper, 3 Alonso, 83 Olivera, 14 Mati Fernandez, 27 Wolski, 9 Rebic, 72 Ilicic).

All.: Montella 6.

Arbitro: Orsato di Schio 6.

Reti: nel pt 7' Maicon, 29' Vargas; nel st 23' Destro

Angoli: 7-6 per la Roma Recupero: 0' e 4'

Espulso: Pjanic al 43' st per doppia ammonizione

Ammoniti: Ambrosini, Rodriguez, Leandro Castan, Cuadrado per gioco scorretto, De Sanctis per proteste, Neto e Destro per comportamento antiregolamentare

Spettatori: 48.318 per un incasso di 1.619.050 euro

I GOL

7' pt: bella azione di Gervinho che, dalla sinistra, serve a centroarea Florenzi che tocca per Maicon che da un metro segna.

29' pt: su palla persa dalla Roma, parte Tomovic che sul fondo a destra mette al centro: Vargas 'spara' in rete di sinistro.

23' st: da Ljajic allo scatenato Gervinho che fa partire un cross su cui Destro interviene sotto misura segnando con un tiro che manda il pallone sotto la traversa.

Dopo i 4 pareggi con Torino, Sassuolo, Cagliari e Atalanta, la Roma torna a vincere, per la gioia del suo pubblico che prima del match omaggia Mandela, e si riporta in scia della Juventus, a -3 dalla capolista. E' il giorno della favola di Mattia Destro, che torna in campo per la prima volta da giugno (Europeo under 21) e in maglia giallorossa dal giorno della sfortunata finale di Coppa Italia.

Ed è proprio lui, il n.22, a segnare il gol della vittoria, con un tiro sotto la traversa su assist dello scatenato Gervinho, il migliore in campo, autentico mattatore in molte occasioni e vincitore del confronto diretto con l'omologo di ruolo Cuadrado, che dall'altra parte è uno dei più bravi della Fiorentina ma perde il duello con l'ivoriano, mai a questi livelli da quando non c'è Totti.

Proprio il capitano era l'uomo più atteso, nel senso che la sua presenza in panchina aveva fatto sperare i romanisti anche in una sua apparizione in campo, ma l'appuntamento è solo rimandato e per ora si è limitato a fare da talismano. Evidentemente era destino che questo fosse il giorno di Destro, e così è stato, per la gioia anche dello stesso Totti che a fine partita ha festeggiato con i compagni il ritorno alla vittoria. Ma onestà vuole che si dica anche che la Fiorentina non avrebbe rubato nulla se avesse pareggiato, avendo manovrato molto bene ma anche pagato ancora una volta a caro prezzo l'assenza del suo colpo di mercato Mario Gomez. Non sempre 'Pepito' Rossi può fare tutto da solo, e quando, come oggi, l'italo-americano non rende al meglio, il risultato è che la squadra non traduce in reti o almeno occasioni tutta la mole di gioco che sviluppa. In realtà una chance colossale di segnare i vola (oggi in bianco) l'hanno avuta, ma l'ex di turno Aquilani l'ha sprecata 'ciccando' praticamente a porta vuota.

Montella, altro ex che avrebbe voluto dare un dispiacere ai colori giallorossi, recrimina anche su una parata decisiva del bravo De Sanctis, sempre nella ripresa, su punizione di Pasqual, mentre la Roma avrebbe potuto segnare la terza rete (in realtà la seconda perché l'azione c'è stata prima del gol di Destro) con Strootman, se l'olandese non avesse centrato il palo al 16' del secondo tempo. La Roma era andata in vantaggio dopo 7 minuti, con un tap-in di Maicon dopo un'azione irresistibile di Gervinho, che aveva fatto vedere subito di essere in giornata di grazia. Fino al 20' il pallino del gioco era stato nelle mani della squadra di Garcia, poi era venuta fuori la Fiorentina, con il suo gioco manovrato e la spinta di Borja Valero e Cuadrado. Ma c'era stata anche una grande parata di Neto su colpo di testa di De Rossi.

Il tutto a grande velocità, con ribaltamenti di fronte continui e divertimento per il pubblico. In ogni caso, era apparso meritato il pareggio di Vargas su palla persa dalla Roma, e successiva azione di Tomovic concluso al meglio (nulla da fare per De Sanctis) dall'esterno peruviano. Nella ripresa c'erano stati una bella azione del solito Gervinho sprecata da Ljajic, l'occasione incredibilmente fallita da Aquilani e poi il palo di Strootman.

Successivamente era ancora Gervinho a innescare Destro con il cross per la rete che decideva l'incontro e scatenava l'incontenibile gioia dell'attaccante ex Siena. La Roma soffriva nel finale, e nel recupero aleggiava sull'Olimpico il fantasma di un'altra beffa come quella con il Sassuolo. Stavolta però il copione prevedeva un finale diverso, in campo c'erano davvero undici lupi come aveva chiesto Garcia alla vigilia, e ora, in attesa di andare a S.Siro a sfidare il Milan nel 'Monday Night' del 16, è di nuovo lecito sognare alle spalle della Juve.

Montella: "Noi ce la siamo giocata alla pari, tante occasioni perse"

''E' stata una partita equilibrata, giocata a viso aperto, non credo fosse cosi' netta la vittoria della Roma'': cosi' il tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella ai microfoni di Sky sport dopo la partita persa 2-1 contro la Roma all'Olimpico.

''La Roma - ha detto Montella - è una grandissima squadra che ha fatto una grandissima partita, ma la Fiorentina ha dimostrato di potersela giocare alla pari. La partita è stata equilibrata, a tratti c'è stata la supremazia loro, a tratti la nostra. Noi abbiamo avuto varie occasioni per portarci in vantaggio ma non siamo stati bravi a sfruttarle., loro hanno avuto qualche occasione e l'hanno sfruttata. Per quel che abbiamo fatto vedere in campo questa partita avremmo potuto anche vincerla. Ma noi accettiamo la sconfitta''.

Ma quanto brucia il ko? ''Le sconfitte bruciano tutte; quella di oggi era una partita importantissima per il risultato e per la classifica. Ce la siamo giocata alla pari contro una squadra grandissima, che ha un gioco molto efficace e attacca gli spazi in modo devastante. Ma le sconfitte bruciano con tutte le squadre''.

LE INTERVISTE

C'è la firma del rientrante Mattia Destro nella vittoria della Roma sulla Fiorentina che permette alla squadra di Garcia di interrompere la striscia di pareggi consecutivi e restare nella scia della Juventus capolista. "Non ce la facevo più a stare fuori. Ora mi sono messo tutto alle spalle, giocare è stato stupendo e ho fatto anche gol, bellissimo - confessa l'attaccante giallorosso dopo il 2-1 ai viola - Il messaggio al campionato? Noi facciamo la nostra corsa e non smetteremo mai di lottare. Siamo consapevoli di essere una grande squadra".

Sulla stessa lunghezza d'onda il compagno Benatia ("ci siamo sempre e ci saremo fino alla fine") e il tecnico Rudi Garcia, che si prende l'ennesimo record romanista visto che mai nessuno nella Capitale era riuscito in passato a centrare 15 risultati utili in avvio di campionato. "E' una striscia eccezionale e siamo ancora imbattuti, ma nonostante questo stiamo a tre punti dalla Juventus. I bianconeri hanno una squadra per vincere campionato e Champions League - ricorda l'allenatore francese - Mando gli auguri a loro per la gara col Galatasaray, ma ci siamo anche noi per il campionato. Possiamo fare una grande stagione se non avremo troppi infortuni". Anche grazie al ritorno di Destro: "Sono molto felice per Mattia che mancava da tanti mesi. Il suo è un bel segnale per tutti, è entrato e ha cambiato la partita segnando il gol della vittoria". Vittoria che permette alla Roma di arrestare la striscia di pareggi consecutivi.

"Ma sinceramente non ero preoccupato da questa cosa - sottolinea Garcia - non ho mai avuto dubbi sulla mia squadra, ero sicuro che sarebbe tornata alla vittoria, ed è arrivata nella partita giusta. Abbiamo messo in campo voglia e qualità. Totti? Era meglio non rischiarlo. Portarlo in panchina era importante per tutti, ma non aveva più di 15 minuti nelle gambe. Adesso farà una settimana di lavoro per preparare al meglio la gara col Milan".

Mastica amaro invece il collega Vincenzo Montella, ancora una volta sconfitto all'Olimpico con la sua Fiorentina. "Non siamo stati bravi come loro a sfruttare le occasioni nel momento decisivo della partita - l'analisi del tecnico viola - E' stata una partita giocata a viso aperto, ma non penso sia così netto il successo della Roma, potevamo vincere anche noi. E' stata una partita equilibrata, accettiamo la sconfitta e andiamo avanti". Anche perché, secondo Montella, "la squadra ha dimostrato di potersela giocare alla pari. Gervinho ha fatto la differenza? Dovevamo legarlo? Ci puoi far poco con questi giocatori&hellip Le sconfitte bruciano sempre. Era una partita importantissima per la classifica, mi dispiace aver perso".

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