Sicurezza in centro, la giunta: "E' un problema che non esiste e lo dicono i dati". Pesanti accuse ai commercianti

Corso Mazzini, strada principale del centro storico di Santa Croce sull'Arno (foto gonews.it)

Il sindaco Ciaponi e gli assessori sono un fiume in piena dopo le recenti polemiche innescate dalla lista 'Cittadini in comune' circa la necessità di installare telecamere ma il primo cittadino se la prende soprattutto con il Centro commerciale naturale e accusa: "Ci chiediamo se l'associazione abbia un ruolo di promozione del territorio o un ruolo politico"




"Non esiste nessun allarme sicurezza nel centro storico". E' la posizione della giunta comunale di Santa Croce sull'Arno nell'ambito del dibattito che negli ultimi giorni, anche su gonews.it, ha visto alternarsi gli interventi della lista civica 'Cittadini in comune', dell'assessore alle politiche sociali Alessio Bellini e per ultimo del Centro Commerciale Naturale, associazione di commercianti costituitasi un anno e mezzo fa e che raduna 26 attività commerciali santacrocesi, sul tema della sicurezza all'interno del centro storico e in particolare sulla necessità o meno di installare delle telecamere di sorveglianza. Provvedimento verso cui sono favorevoli la lista 'Cittadini in comune' e il Centro Commerciale Naturale ma non la giunta comunale. Per questo e per altri motivi nel pomeriggio di giovedì 5 dicembre sindaco e assessori hanno convocato una conferenza stampa in municipio a cui hanno partecipato tutti i componenti della giunta.

I dati. "E' bene che quando l'ente pubblico parla di qualcosa lo faccia supportato da dei dati - dice il sindaco Osvaldo Ciaponi - e quelli in nostro possesso, che ci hanno messo a disposizione le forze dell'ordine, dicono che negli ultimi due anni i fatti illeciti verificatisi a Santa Croce sull'Arno si contano sulle dita di una mano e che tra l'altro agli stessi è seguita denuncia all'autorità giudiziaria. Per questo - sottolinea Ciaponi - sosteniamo che tanto le argomentazioni della lista civica 'Cittadini in comune', tanto quelle del Centro commerciale naturale, ci sembrano quanto meno strumentali e atte a cavalcare politicamente un tema delicato come quello della sicurezza. Chiederemo ulteriori dati anche alla Prefettura - precisa Ciaponi - ma già questi ci dicono che Santa Croce sull'Arno è ampiamente sopra gli standard di sicurezza reale e percepita".

Quale ruolo ha il CCN? Il sindaco e la giunta puntano il dito soprattutto sul centro commerciale naturale (CCN) e rilevano un particolare secondo il quale il tesoriere del CCN Alessandro Salvadori sarebbe anche un esponente della lista civica 'Cittadini in comune'. "Premesso che ognuno è libero di fare ciò che vuole - riprende il sindaco Ciaponi - questo fatto fa per lo meno riflettere, diciamo così, sulla laicità del centro commerciale naturale. A questo punto è lecito chiedersi se questo CCN ha un ruolo di promozione del territorio e in particolare del centro storico, come previsto dal suo statuto e dalla convenzione che ha con il Comune, oppure un ruolo politico".

Il caso della ex presidente del CCN. Alla guida del centro commerciale naturale attualmente c'è Irene Novi, che è in carica dal giugno scorso dopo l'insediamento di un nuovo consiglio direttivo. In precedenza il ruolo di presidente era stato di Bettina Pellegrini, sul cui avvicendamento il sindaco lancia pesanti accuse riportate nella parte finale del video realizzato da gonews.it e ribadite anche in conferenza stampa davanti ai colleghi della carta stampata.

Il caso delle luci di Natale. Sembra chiaro quindi che i rapporti tra l'amministrazione comunale e gli esponenti del consiglio direttivo del CCN non siano certo idilliaci. E' la stessa giunta comunale a confermarlo portando come esempio il 'caso' delle luci di Natale. Quando mancano circa due settimane al 25 dicembre infatti a Santa Croce sull'Arno non c'è traccia di una luminara nonostante la giunta abbia stanziato per l'illuminazione natalizia del capoluogo 4.000 euro. "Ad oggi non ci risulta che nemmeno siano stati chieste le necessarie autorizzazioni per l'installazione delle luci - dice la vicesindaco Giulia Deidda - abbiamo quindi provato a chiedere spiegazioni e ci è stato risposto che di noi non si fidano e che secondo loro non c'è nessuna sicurezza che questo contributo venga erogato. Riteniamo questo comportamento offensivo - dice ancora la vicesindaco - perchè la giunta, è vero, non ha ancora erogato il contributo di 4.000 euro ma ha già licenziato la delibera che lo stabilisce. Si tratta insomma solo di una formalità". "Provo a fare per un attimo la commerciante - sottolinea Giulia Deidda - e mi chiedo che vantaggio potrei avere nel denigrare il luogo dove svolgo la mia attività o nel non intraprendere iniziative come l'illuminazione natalizia".

No alle telecamere, una scelta condivisa. Più volte, durante la conferenza stampa, il sindaco Ciaponi e gli altri esponenti della giunta hanno sottolineato come la decisione di non mettere telecamere nel centro storico sia condivisa da tutte le forze politiche che compongono la maggioranza. "Non c'è stata nessuna imposizione da parte di Sel - dice il sindaco - così sgombriamo subito il campo da alcune congetture che sono circolate anche negli ultimi giorni. Semplicemente riteniamo le telecamere inefficaci, costose e inadatte a trasmettere sicurezza nei cittadini". "Tutti noi, chi più e chi meno, viviamo quotidianamente il centro storico - dice invece l'assessore alla cultura Mariangela Bucci - e non avvertiamo questo senso di insicurezza che invece denuncia il centro commerciale naturale. Spesso facciamo riunioni serali, che si protraggono fino a notte fonda, proprio nel centro storico e mai siamo incappati in episodi spiacevoli o addirittura illeciti. Credo che si confonda la mancanza di gente che vive il centro storico con la mancanza di sicurezza. Invece delle telecamere - dice ancora l'assessore Bucci - ci chiedano piuttosto ancora più soldi e più progetti in campo educativo e sociale in aggiunta ai tanti che già stanziamo e che giù mettiamo in campo".

Il ruolo delle forze dell'ordine le difficoltà logistiche. La giunta ha poi sottolineato come esista una forte collaborazione tra l'amministrazione comunale, intesa anche come polizia municipale, e i carabinieri di Santa Croce sull'Arno. Piero Conservi, assessore con delega proprio alla polizia municipale, ha ricordato la quotidiana presenza degli agenti a ridosso del centro storico. "Ogni giorno una pattuglia si reca in piazza Matteotti e poi in cima a corso Mazzini, principalmente per motivi dovuti al traffico e alla sosta - dice Conservi - ma naturalmente non viene tralasciato nemmeno l'aspetto della sicurezza. Per quanto riguarda l'installazione delle telecamere vorrei sottolineare che, per come è fatto il nostro centro storico con otto strade a pettine divise da corso Mazzini, ne andrebbero installate un numero elevatissimo per renderle efficaci e ciò comporterebbe una spesa difficilmente sostenibile. Noi non neghiamo che ci possano essere dei problemi relativi al centro storico - rileva ancora Conservi - ma siamo per risolverli e per trovare le soluzioni, anche insieme al centro commerciale naturale, e non per lo scontro o per la denigrazione di Santa Croce sull'Arno"

L'impegno della giunta per il centro storico. E' l'assessore alle attività produttive Alessandro Valiani a ricordare quanto l'amministrazione guidata da Osvaldo Ciaponi ha fatto per il centro storico. "Quasi tutte le iniziative che si sono svolte in centro - spiega Valiani - sono state organizzate o promosse dall'amministrazione comunale, non ultima la Festa dell'amaretto che si svolgerà nel prossimo fine settimana. Il tutto per promuovere e rivitalizzare la parte storica del nostro paese - prosegue Valiani - e in questo ambito un ruolo è chiamato a svolgerlo pure il centro commerciale naturale, anche alla luce di una convenzione che ha con il Comune. Mi sembra però che le ultime dichiarazioni non siano in linea ne con lo spirito del CCN ne con la convenzione". Anche Valiani poi fa riferimento a dei dati per sostenere che anche la percezione di insicurezza non è così elevata. "Sul sito del comune abbiamo pubblicato già da qualche tempo l'indagine sui bisogni della popolazione e dei commercianti denominata 'Santa Croce 2020' - sottolinea Valiani - e si può facilmente vedere come proprio i commercianti abbiano indicato il problema della sicurezza tra gli ultimi avvertiti".

Le telecamere a casa del sindaco. Al sindaco Ciaponi questa polemica non è andata giù, forse anche perchè attaccato dal punto di vista personale. "Sono stato accusato di incoerenza - dice Ciaponi - perchè come sindaco non ritengo necessarie le telecamere in centro e invece a casa mia, che praticamente è a ridosso del centro storico, le ho installate. A questo proposito vorrei dire con chiarezza che io, di quello che faccio a casa mia, non devo rendere conto a nessuno, tanto meno al signor Donati (coordinatore della lista civica Cittadini in comune Ndr). Se ci sono dei commercianti che ritengono la loro attività minacciata da male intenzionati installino pure le telecamere ma a loro spese e non chiedendo l'investimento di risorse pubbliche".

Luca Calò

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