La medaglia di Giusto fra le Nazioni a Vittoria Valacchi e alla memoria di Elena Cecchini

Una foto della cerimonia di consegna della medaglia

Si svolgerà nella Sinagoga di Firenze la cerimonia per la consegna della medaglia e dell’attestato di Giusto fra le Nazioni a Vittoria Valacchi e alla memoria di Elena Cecchini. La cerimonia organizzata dalla Comunità ebraica di Firenze e dall’Ambasciata d’Israele a Roma si terrà giovedì 5 dicembre 2013 alle ore 11.00 alla  Sinagoga di Firenze - Via Farini 4, con questo programma:

  • Saluti della Presidente della Comunità Ebraica Sara Cividalli e dei Rappresentanti delle Autorità presenti
  • Intervento di Sara Gilad, Prima Assistente Affari Pubblici e Politici Ambasciata di Israele a Roma
  • Testimonianza dei salvati (Famiglia di Elio e Clara Salmon) e dei salvatori (Famiglia Valacchi)
  • Consegna delle onorificenze dei Giusti fra le nazioni

Al termine della cerimonia si terranno alcune letture a cura della Compagnia Teatri d’Imbarco tratte dall’Armadio di famiglia di Nicola Zavagli con Beatrice Visibelli e Giovanni Esposito. Segue un aperitivo.

L’Istituito per la Memoria dei Martiri e degli Eroi dell’Olocausto Yad Vashem è stato istituito dal Parlamento Israeliano nel 1953 al fine di commemorare i sei milioni di ebrei assassinati dai nazisti e dai loro collaboratori. I compiti principali di Yad Vashem sono la commemorazione e la documentazione tramandando la memoria dell’Olocausto alle future generazioni affinché il mondo non ne dimentichi l’orrore e la crudeltà degli eventi dell’Olocausto, la ricerca e l’educazione.

Come spiega Paolo Salmon, uno dei tre figli di Elio e Clara Salmon, in un intervento pubblicato sul giornale Pagine Ebraiche, i Cecchini, che abitavano in una villa a Samprugnano in provincia di Firenze, offrirono rifugio alla sua famiglia, loro amica, in una casa colonica: in sei vi rimasero nascosti a partire dal novembre del 1943. La salvezza, ricorda ancora Paolo Salmon, ''fu dovuta anzitutto all'iniziativa e alla generosità di tutta la famiglia Cecchini e all'incessante sostegno da parte di Elisa Cecchini e di Vittoria Valacchi, che effettuavano visite continue al nostro rifugio, cariche di provviste alimentari, a completamento di quanto arrivava dai contadini di Volognano''. Visite rischiose, per la possibilità di denunce: ''La villa Cecchini, tra l'altro, era alternativamente occupata da truppe tedesche e frequentata da partigiani''. ''La nostra salvezza - afferma ancora Paolo Salmon -, ''è anche dovuta, è giusto ricordarlo, al comportamento di tutti gli abitanti della zona, incluso il priore di Samprugnano, i quali, al corrente della nostra situazione, hanno sempre mantenuto il silenzio''.

Fonte: Ufficio Stampa

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