Il vescovo: "Folle chi ha distrutto i crocifissi". La Provincia mette a disposizione le risorse per il restauro

A sinistra il crocifisso di San Bartolomeo e a destra quello di San Leonardo da Porto Maurizio

"Questa è opera di un alienato psichico, un poveraccio". Sono le parole di sconcerto del vescovo di Prato Franco Agostinelli, che stamane ha fatto visita alle due chiese che ieri mattina - mentre lui si trovava ad una riunione della Cei a Roma - sono state colpite dal gesto sacrilego di una o più persone che hanno divelto due crocifissi. "Vorrei ridimensionare il gesto all'opera di un folle, trovo difficile parlare di una coincidenza o di una questione religiosa o ideologica", ha detto il vescovo. Riguardo alla sicurezza delle chiese monsignor Agostinelli ha spiegato che "sono luoghi di accoglienza che devono rimanere aperti perché questo è il loro ruolo".

“Le immagini dei Crocifissi violati feriscono tutti, credenti e non credenti, è una intera comunità che in qualche modo è stata offesa. E' giusto reagire – mette in evidenza il presidente della Provincia Lamberto Gestri – raschiando davvero il barile stamani abbiamo trovato circa ventimila euro destinati ai beni culturali che potranno essere utilizzati per il restauro. L'ho comunicato subito al vescovo. La Provincia ha sempre avuto un'attenzione speciale al recupero e alla valorizzazione dei beni culturali, a maggior ragione questa volta ci siamo sentiti interpellati. Sarà l'ufficio beni culturali della diocesi a comunicarci per quali interventi dovremo impegnarci”.

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