
La vicenda risale al 2002, quando l'azienda sanitaria si oppose ad alcuni decreti ingiuntivi emessi dal tribunale in favore dell'istituto privato di via Manzoni
Il tribunale di Pisa ha condannato in primo grado la casa di cura privata 'Suore dell'addolarata' a versare nelle casse dell'Asl 5 la maxi somma di 4 milioni 633mila e 278 euro. La notizia si evince dalla delibera n° 770 del 25 novembre 2013. In teoria ora la casa di cura potrebbe ricorrere in appello.
La vicenda risale al 2002, quando l'Asl 5 si oppose ad alcuni decreti ingiuntivi emessi dal tribunale di Pisa a favore della casa di cura per il pagamento dovuto a prestazioni oculistiche, ginecologiche e chirurgiche eseguite presso la struttura della casa di cura di Manzoni 15 a Pisa in convenzione con l'Asl 5.
L'azienda sanitaria ha contestato alla casa di cura di aver svolto solamente prestazioni oculistiche e che la maggior parte di queste erano da erogarsi in regime ambulatoriale, mentre secondo l'Asl 5 la casa di cura le aveva indicate e valorizzate come day hospital o come day surgery, con conseguente aumento dei pagamenti.
Il tribunale di Pisa si è quindi espresso con la sentenza 750 del 2013 e ha dato ragione all'Asl 5 condannando in primo grado la casa di cura 'Suore dell'addolorata' al pagamento di oltre 4 milioni e mezzo di euro.
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