Progetto di bonifica ambientale all'ex fornace PLP, Arpat riscontra irregolarità per i 100mila metri cubi di rifiuti da smaltire

L'ex fornace PLP a Granaiolo, località di Castelfiorentino (foto gonews.it)

Un sopralluogo nell'agosto di quest'anno ha permesso di evidenziare che la ditta incaricata aveva iniziato le operazioni di movimentazione prima del rilascio dell'autorizzazione da parte del Comune


Nello scorso mese di agosto, il personale tecnico del dipartimento Arpat del Circondario Empolese Valdelsa è intervenuto nell’area della ex PLP di Castelfiorentino in via Niccoli, località Granaiolo. Si tratta di un sito dismesso da oltre un decennio dove si producevano laterizi e che in futuro ospiterà un panificio.

L’intervento da parte di Arpat è avvenuto in seguito a una segnalazione di una cittadina. Al momento del sopralluogo erano in corso i lavori di sistemazione dei cumuli di rifiuti per la messa in sicurezza permanente (MISP) del lotto B, così come previsto dal progetto bonifica ambientale dell'area, approvato nella conferenza dei servizi del 7 settembre 2012 tenutasi presso il Comune di Castelfiorentino con il contributo tecnico di ARPAT.

Nella verifica svolta ARPAT ha accertato che la ditta incaricata della bonifica aveva iniziato le operazioni di movimentazione dei grossi cumuli di terra e rifiuti prima del rilascio dell'autorizzazione da parte del Comune.

Sono scattate quindi le sanzioni previste. Sono stati eseguiti i lavori di arginatura e contenimento dei rifiuti, nonché la rimozione e spostamento dei rifiuti pericolosi e la movimentazione di un'enorme quantità di terra. Agli enti e ad ARPAT non era stata data comunicazione dell'inizio delle attività.

I cattivi odori lamentati con la segnalazione di una cittadini sono stati avvertiti in modo non particolarmente intenso, solo all'interno dell'area e non all'esterno, ed erano verosimilmente riconducibili alla movimentazione dei rifiuti avvenuta nelle settimane precedenti.

Per l'area della ex PLP Industria Laterizi il procedimento di bonifica è iniziato nel 2001 ai sensi del Decreto Ministeriale 25 ottobre1999 (DM 471/99) con un piano di caratterizzazione ambientale che l'ha suddivisa in 2 lotti funzionali, A e B.

A seguito caratterizzazione dell'area il lotto A è stato escluso dalla necessità di bonifica ambientale ed ha quindi ottenuto dal Circondario Empolese Valdelsa la certificazione liberatoria per destinazione d'uso commerciale e industriale (atto dirigenziale n. 599 del 5 ottobre 2011). Su questa area è attualmente in costruzione un edificio che ospiterà un impianto produttivo alimentare.

Per il lotto B, nel 2012, è stato presentato il progetto di bonifica e messa in sicurezza permanente approvato dal Comune di Castelfiorentino con determinazione dirigenziale n. 253 del 14 agosto 2013. In tale lotto erano stati lasciati dalla pregressa attività grossi cumuli di terra, argilla, fanghi di cartiera e scarti ceramici in parte rappresentati da rifiuti pericolosi per la presenza di metalli pesanti quali: piombo, zinco, stagno, rame, nichel, mercurio, selenio, oltre a idrocarburi pesanti.

Il progetto prevede la messa in sicurezza permanente dei cumuli di rifiuti attraverso la loro unificazione in un unico punto in corrispondenza dei cumuli più consistenti, il rimodellamento dei profili, il consolidamento delle scarpate con terreno, il drenaggio delle acque perimetrali e la copertura superficiale con terra vegetale per il rinverdimento, isolando l'ammasso finale dalle matrici ambientali circostanti tramite un sistema di confinamento. Prevede inoltre un successivo programma di monitoraggio nel tempo delle matrici ambientali. Secondo il piano di bonifica il quantitativo di rifiuti interessati è stimato ad oltre 100.000 m3, parte dei quali di natura pericolosa.

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