PIANO DI RECUPERO EX-PLP: e i costi di bonifica?
Sui quotidiani locali è uscita la notizia della presentazione del Piano di recupero del’ex- area PLP, un progetto che prevede la realizzazione di un impianto di panificazione a basso impatto
ambientale che promette 200 posti di lavoro e che si specifica essere stato “...approvato con la sola astensione del Consigliere del PRC...”. ……
Il voto di astensione … deriva dal fatto che il nostro Gruppo consiliare ha posto una domanda e non ha ottenuto risposta.
Publiambiente sta effettuando la bonifica dell’area, noi abbiamo chiesto:
1) A quanto ammontano i costi della bonifica dell'area, sia quelli sostenuti finora sia quelli previsti complessivamente?
2) quale soggetto si accollerà tali costi ed in che modo?
3) Se e in quale misura questi costi di bonifica ricadranno sulle utenze pagate da privati e aziende al gestore del servizio della raccolta dei rifiuti?
Non ci sembrava una domanda “tortuosa”, né tanto meno ci sembrano “giri di parole” (come ci ha accusato la maggioranza). Ci sembra anzi una richiesta molto concreta alla quale invece non abbiamo ottenuto risposta, perché “i temi oggetto dell’interrogazione non sono previsti in questo piano”.
Gruppo Consiliare PRC-Cittadini per Castelfiorentino
"Così scrivevamo nel luglio 2011: oggi, trascorsi 2 anni scopriamo che di fianco al panificio stanno realizzando la messa in sicurezza permanente di oltre 100.000 mc di rifiuti di cui frammisti rifiuti pericolosi per la presenza di metalli pesanti quali: piombo, zinco, stagno, rame, nichel, mercurio, oltre a idrocarburi pesanti.
Perché il panificio viene costruito in un zona inquinata da metalli pesanti e idrocarburi??
Oggi abbiamo purtroppo capito perché ci fu poca trasparenza sull’operazione messa in piedi dal Comune e da Publiambiente. Perché parliamo di poca trasparenza?
Publiambiente entra in possesso dell’area tramite una sua partecipata diversi anni fa.
Sempre Publiambiente redige l’intero progetto preliminare per il recupero dell’area, poi lo cede agli attuali proprietari. Ma prima effettua a sue spese la caratterizzazione del rifiuto e la bonifica da amianto.
Nell’area ex-PLP erano stati sotterrati rifiuti, questo si sapeva; ma sono stati sotterrati anche rifiuti pericolosi e mentre nelle varie relazioni che compongono il progetto di bonifica leggiamo che si tratta di rifiuti ceramici e fanghi di cartiera, un dirigente del Comune ha ammesso che lì furono sotterrati anche rifiuti del “santacrocino” (che significa rifiuti delle concerie, quindi rifiuti e fanghi altamente pericolosi e inquinanti).
Inoltre, ad agosto 2013 alcuni cittadini avevano segnalato la presenza di maleodoranze dal cantiere: dal relativo sopralluogo effettuato da Arpat è poi emerso che la ditta incaricata aveva iniziato circa un mese prima le operazioni di bonifica (che comportano una massiccia movimentazione di rifiuti) in mancanza dell’autorizzazione necessaria. A seguito degli
accertamenti di Arpat infatti il Sindaco ha dovuto far sospendere i lavori di bonifica.
Per ottenere chiarimenti abbiamo chiesto la convocazione di una commissione, che si è riunita nel mese di ottobre. Al termine della commissione (durante la quale mi hanno detto più volte che non avevamo capito, che avevamo sbagliato a interpretare le relazioni, che insomma avevo capito poco o nulla) il Sindaco disse che sarebbe stato disponibile a fare un incontro pubblico per chiarire tutto il progetto ai residenti della zona e di Cambiano.
Il Gruppo consiliare di opposizione PRC-Cittadini per Castelfiorentino chiede al Sindaco di mantenere l’impegno e di convocare un’assemblea pubblica per tutti i cittadini che hanno il diritto di sapere cosa stia succedendo nell’area ex-PLP e che vogliono avere la possibilità di confrontarsi con i propri amministratori, in nome della trasparenza e della partecipazione, senza subirne passivamente le decisioni anche e soprattutto in materia di salute pubblica e tutela ambientale".
Federica Zunino, Gruppo Consiliare PRC-Cittadini per Castelfiorentino
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