Si parlerà anche dei rapporti con l'associazionismo, i servizi sociali, la ricerca, i servizi territoriali e con la clinica dell’AOUP
Al Polo di Navacchio un convegno sui gruppi di auto-aiuto per i disturbi psichiatrici, per esporre teorie, metodologie, tecniche, esperienze e i risultati ottenuti nei gruppi attivi sul territorio pisano a partire dal 2000, promossi dall'Associazione l'Alba con la supervisione della salute mentale adulti dell’ASL5. Nel corso dell’incontro si parlerà anche degli importanti rapporti con l'associazionismo degli utenti, i servizi sociali, i servizi psichiatrici territoriali e i rapporti con la clinica psichiatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, non dimenticando la ricerca.
Perché il confronto sia il più ampio possibile sono stati invitati gruppi di auto-aiuto che operano sia in regione sia nel resto d’Italia, nonché d’Europa, che parteciperanno a laboratori esperienziali pomeridiani divisi in sessioni parallele. I gruppi di auto-aiuto per disturbi psichiatrici sono oggi uno degli elementi portanti di una nuova cultura (la cultura advocacy per le malattie mentali) che si sta diffondendo ed affermando in tutta Europa, con l'approvazione e l'appoggio della Organizzazione Mondiale della Sanità e della World Psychiatric Association.
Essi rappresentano il luogo di passaggio ad un nuovo approccio terapeutico, basato sul concetto di fornire un potere maggiore all'utente e ai familiari, nella gestione del disturbo psichiatrico. In un panorama generale in cui spesso parlare apertamente di malattie mentali e dichiarare la propria sofferenza psichica è un tabù e la cultura imperante, familiare e sociale, è quella del pregiudizio e dell'ignoranza, il gruppo diviene un fecondo spazio protetto di possibilità di dialogo sincero tra persone accomunate da rapporti paritari e non gerarchici in cui è possibile: comunicare con gli altri, ascoltare ed essere ascoltato, mettere in comune esperienze, avere un supporto emozionale per favorire la lotta contro l'isolamento e la solitudine, contro la confusione e il disorientamento. L’auto-aiuto è anche un modo per superare paure, ricevere e fornire informazioni e consigli, ed un sostegno per raggiungere un atteggiamento attivo e partecipativo nella cura, trovando strategie per adattarsi e migliorare la propria qualità della vita, migliorando la capacità di far fronte alle proprie responsabilità di fronte a se stessi, al gruppo e infine al mondo.
Fonte: Ufficio Stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Pisa
<< Indietro