
Iniziativa dei sindaci a Pontedera per denunciare le gravi difficoltà dei comuni nel chiudere i bilanci a fronte della spending review e delle somme da 'restituire' allo stato come compensazione dell'Imu. Millozzi: "Stiamo lavorando ad un documento unitario da inviare a Roma"
"Gli enti locali tra tagli alle risorse e servizi da erogare". Questo il significativo titolo dell'iniziativa svoltasi martedì 19 novembre nella sala conferenze dell'Unione Valdera a Pontedera e a cui hanno partecipato i rappresentanti di undici comuni della provincia di Pisa: i sindaci Simone Millozzi (Pontedera), Paolo Panattoni (San Giuliano Terme), Osvaldo Ciaponi (Santa Croce sull'Arno). Alessadra Vivaldi (Montopoli in val d'Arno), Alessio Lari (Buti), Alessandro Cicarelli (Ponsacco), Bruno Possenti (Calci); il vicesindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti e gli assessori Marco Papiani (Pontedera), Andrea Serfogli (Pisa), Giampaola Cortopassi (Palaia) e Gianluca Bertini (San Miniato). Idealmente era rappresentata la quasi totalità del territorio provinciale vista la presenza di almeno un sindaco appartenente alle aree Valdera, Cuoio e zona pisana. Di fatto mancava solo la Valdicecina.
All'iniziativa ha partecipato anche il sindaco di San Casciano Val di Pesa Massimiliano Pescini nella sua qualità di responsabile regionale dell'Anci - l'associazione dei comuni - per la fiscalità degli enti locali. L'obiettivo era quello di ribadire le difficoltà che i comuni stanno incontrando nel chiudere i bilanci alla luce, soprattutto, delle compensazioni dellìImu da restituire allo stato. Le cifre parlano da sole, visto che Ponsacco dovrà far ritornare a Roma 818.000 euro, Pontedera 520.00, Bientina 419.000, Capannoli 236.000, Calcinaia 109.000, Castelfranco addirittura 1.610.175, Santa Croce sull'Arno 992.139, Buti 326.000, Lari 318.101, Casciana Terme 32.938, San Miniato 146.968, Montopoli in val d'Arno 220.777, San Giuliano Terme 1.280.533 e Pisa 2.154.047. Ogni comune dovrà 'trovare' entro il 30 novembre, data ultima per l'assestamento di bilancio, questo risorse attraverso una manovra che per alcuni vorrà dire ritocco di aliquote e tariffe.
E' il caso di Santa Croce sull'Arno. Il sindaco Osvaldo Ciaponi, proprio durante l'iniziativa svoltasi martedì 19 novembre a Pontedera, ha annunciato che il suo comune sarà costretto ad aumentare l'aliquota ordinaria dell'Imu su terreni, fondi commerciali, artigianali, capannoni industriali e su tutto quello che non è definibile, per farla breve, come abitazioni. Nel consiglio comunale del 25 novembre infatti la giunta di Osvaldo Ciaponi proporrà al consiglio comunale un aumento, per queste categorie di immobili, dalle 0, 9 all'1 per mille. "Per la mia amministrazione le cose intoccabili sono i servizi educativi, sociali e culturali - ha detto Ciaponi - e questi in qualche modo vanno mantenuti rendendoli sostenibili per le famiglie e con una qualità sempre di alto livello. Per questo credo che sia necessario fare un patto con i cittadini: si possono anche aumentare tributi e tariffe ma i comuni devono garantire la sostenibilità dei servizi che erogano". Ciaponi ha anche annunciato che il suo comune rimarrà a Tarsu per il 2013, visto che il passaggio a Tares - stiamo parlando di rifiuti - avrebbe comportato aumenti spropositati. "In questo modo a Santa Croce - ha aggiunto Ciaponi - potremmo usufruire di uno sconto del 4% visto i risultati della raccolta differenziata".
Oltre a quello di Ciaponi poi si sono registrati gli interventi del sindaco di San Giuliano Terme Panattoni, di Ponsacco Alessandro Cicarelli, di Buti Alessio Lari, di Calci Bruno Possenti, dell'assessore Serfogli del comune di Pisa e naturalmente del 'padrone' di casa Simone Millozzi e del sindaco di San Casciano Val di Pesa Massimiliano Pescini. Tutti hanno voluto sottolineare la situazione drammatica che stanno vivendo i comuni, con Millozzi che ha annunciato la redazione di un documento comune di tutta la provincia di Pisa da far arrivare sul tavolo del governo. Molti gli esempi tesi a dimostrare la mancanza di sprechi nelle pubbliche amministrazioni, così come quelli per evidenziare le situazioni di forte difficoltà economica in cui si trovano i cittadini, che di conseguenza sempre più hanno bisogno dei comuni in termini di assistenza e supporto.
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