
E' stata arrestata e si trova ai domiciliari la donna fermata ieri dai carabinieri e ritenuta responsabile dell'incendio appiccato alla chiesa di San Donato, a Lucca. Si chiama Barbara Armani Dini, 52 anni, residente nel comune di Capannori, a Sant'Andrea di Compito ma domiciliata a Buti. E' un'ex infermiera ferrista dell’Asl 5 di Pisa, ora in pensione. Nel corso dell'interrogatorio con i carabinieri la donna avrebbe ammesso di essere entrata in chiesa perché attratta dalla bellezza dell'edificio. Poi ha aggiunto di non ricordarsi di aver tentato di appiccare un incendio. I carabinieri, che sono risaliti a lei grazie alle testimonianze e al numero della targa dell'auto con la quale era fuggita, l'hanno bloccata mentre stava andando a comprarsi un pacchetto di sigarette.
Dagli accertamenti è emerso che era già stata segnalata dai carabinieri per la revisione della patente, dopo che ad un posto di blocco era apparsa poco lucida. Poi, aveva provocato un incidente a Prato, lo scorso ottobre, allontanandosi senza prestare soccorso ai feriti.
Nell’interrogatorio ha per l’esattezza spiegato di essere rimasta “estasiata da tanta bellezza”, della chiesa. Ha aggiunto di di aver chiuso gli occhi, stringendosi nelle braccia per “trattenere dentro di sé” quello splendore.
La donna è accusata di incendio doloso e porto abusivo di armi da taglio, in attesa dell'udienza di convalida prevista lunedì prossimo
Tra gli indizi che la incastrerebbero, oltre al numero di targa della vettura, una Fiat Panda di coloro rosso, anche un pacchetto di sigarette Ms ritrovato in chiesa vicino ai frammenti di vetro della bottiglia fatta esplodere contro il portone. Si tratta della stessa marca di sigarette che la 52enne aveva appena acquistato in una tabaccheria quando è stata bloccata dai militari. In auto i militari hanno trovato anche un coltello da cucina.
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