La messa funebre sarà officiata sabato da uno dei due vescovi fiorentini
Si è spento in silenzio, nello stile che aveva da sempre contraddistinto la sua opera di parroco, Don Dino Falagiani, per ben 33 anni prete della chiesa Beata Vergine Immacolata in Valdorme al Pozzale.
Da qualche anno era ospitato nel pensionato per i religiosi che si trova a Firenze, struttura che lo aveva accolto quando le sue condizioni di salute erano iniziate a peggiorare. Un declino fisico che si era accentuato negli ultimi mesi e che stanotte, all'età di 83 anni, lo ha portato a chiudere gli occhi per sempre su questa terra per aprirli alla luce della vita eterna.
Nato a Tresanti nel comune di Montespertoli il 18 gennaio del 1931, ordinato il 29 giugno del 1957, Don Dino arrivò al Pozzale nel lontano 1973 prendendo il posto di Don Quirino.
Nella chiesa della frazione empolese è rimasto per ben 33 anni fino a che, nel 2006, è stato sostituito per motivi di salute da Don Nicola La Rocca che ancora oggi regge la chiesa dedicata alla Vergine Maria.
Parlare di Don Dino ai pozzalesi è come aprire un album pieno zeppo di ricordi ancora ben presenti nella mente di chi lo ha conosciuto. Il suo rapporto con la parrocchia era molto stretto ed a lui si deve la crescita di molte strutture quali l'asilo tenuto dalle suore, la zona sportiva, il circolo e tante altre.
Ma soprattutto chi lo ricorda oggi parla di lui come di un uomo schivo, poco incline alla ribalta ma sempre vicino a chi aveva bisogno e bussava alla sua porta per trovare un aiuto materiale o anche solo una parola.
Non a caso, anche dopo la sua partenza dal Pozzale per soggiornare prima nella casa di famiglia a San Miniato e dopo nel pensionato fiorentino, molti andavano a trovarlo perché Don Dino era e restava il loro parroco, una persona che era sempre stata presente nel momento del bisogno e che aveva svolto la propria missione nello spirito del Vangelo.
E, fra quelli che non mancavano mai di andare a trovarlo, c'è anche Don Nicola che spesso parlava di lui anche durante le omelie, ricordando il suo impegno e quanto aveva fatto per la parrocchia.
In occasione della Messa del Sacro Crisma del giovedì santo di quest'anno, c'era stata un'altra delle tante visite, ma già le condizioni fisiche erano peggiorate al punto da rendere difficile anche un semplice dialogo.
La camera ardente è stata allestita nella chiesa del Pozzale dove la salma di Don Dino è stata trasferita per dare così la possibilità a chi vuole di dire una preghiera o ricordarlo un'ultima volta.
La messa funebre sarà officiata sabato 16 novembre, alle 15.30, da uno dei due vescovi fiorentini, o l'Arcivescovo Monsignor Giuseppe Betori o il Vescovo ausiliario Monsignor Claudio Maniago oltre che da Don Nicola.
A salutarlo per l'ultima volta ci sarà l'intera comunità del Pozzale, persone che a lui devono sicuramente tanto e che non lo dimenticheranno.
Qualche anno fa scomparve Suor Cecilia, un'altra figura che al Pozzale nessuno ha mai dimenticato. Ora Don Dino.
Il passare inesorabile degli anni, però, non scalfisce minimamente il ricordo certi che, come ha commentato un parrocchiano, "anche da lassù Don Dino sarà vicino alla nostra comunità".
Marco Mainardi
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