Dalla teleferica si scende al secondo piano. È lì che ora 93 dei 108 specialisti (l’86%) dell’Azienda sanitaria di Firenze ricevono i loro pazienti quando svolgono la libera professione.
Così, l’ex Istituto ortopedico toscano di viale Michelangelo, il Palagi, diventa il cuore delle attività specialistiche in “intramoenia” finora svolte in numerose sedi, private o gestite dalle associazioni di volontariato, sparse per la città.
Si è così detto addio agli ambulatori del Quisisana in viale Spartaco Lavagnini, alla sede del Calcit Chianti Fiorentino in piazza Umberto I a Grassina, a villa Jole a Bagno a Ripoli, all’istituto Clinalis in via Livornese a Lastra a Signa, al centro FisioKSport in via Augusto Novelli, allo Sport Clinic Center in via Scipione Ammirato, al Prosperius Villa Cherubini, alla Misericordia di Rifredi e a quella di Tavarnelle.
I locali al secondo piano, debitamente ristrutturati e dipinti di vistosi colori, sono stati inaugurati oggi dall'assessore al welfare e vicesindaco del Comune di Firenze Stefania Saccardi e dal direttore generale dell’Azienda sanitaria di Firenze Paolo Morello.
Ginecologi, cardiologi, dermatologi, ortopedici, urologi, psichiatri e ogni altro specialista faranno ambulatorio nei padiglioni tra gli ulivi dell’ex ospedale che si arrampica sulla collina verso piazzale Michelangelo, un edificio progettato negli anni Sessanta da numerosi architetti tra cui Domenico Cardini e Rodolfo Raspollini, che nel corso degli anni ha avuto molte varianti e aggiornamenti.
L’elenco completo dei medici, con gli orari di visita, il luogo di ricevimento e la tariffa applicata, si può consultare alla voce “libera professione” nel sito internet della Asl 10 e gli appuntamento possono essere presi chiamando il call center aziendale 848 800 048 da fisso e 199 197 977 da cellulare.
La segreteria del Palagi, dove appunto si spostano la maggior parte degli specialisti, ha il numero di telefono 055-6937384, mentre quelle degli ospedali San Giovanni di Dio e Santa Maria Nuova rispettivamente lo 055-6932344 o 055-6932750 e 055-6938732.
La libera professione intra-muraria viene svolta dallo specialista all’interno e per conto dell’Azienda e il compenso non viene erogato dal paziente direttamente al medico ma alla segreteria.
Palagi in cifre: una scommessa del sistema sanitario fiorentino
Tredici ambulatori, un gradevole locale di attesa con il banco dell’accoglienza dove le segretarie danno gli appuntamenti e riscuotono la parcella per la prestazione specialistica. E ancora altri locali di supporto come la tisaneria, i servizi igienici, i depositi. È il nuovo padiglione dedicato alla libera professione degli specialisti dell’Azienda sanitaria di Firenze inaugurato dal vicesindaco di Firenze Stefania Saccardi, dal direttore generale della Asl 10 Paolo Morello e dal cappellano di Santa Maria Nuova padre Renato Ghilardi. All’inaugurazione era presente anche il presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli.
Il nuovo padiglione si trova al secondo piano del corpo a pettine del Palagi, quelli che costeggiano la lunga galleria su cui sale la teleferica a scorrimento in sostituzione degli ascensori in verticale. Sono 550 metri quadri or ora ristrutturati con un costo dei lavori che è stato di 240 mila euro in tutto: all’incirca 450 al metro quadro, cifra resa possibile realizzando la progettazione, la direzione dei lavori, le attività di coordinamento della sicurezza e i collaudi interamente con professionisti interni.
Nei 13 ambulatori si alterneranno per ora 93 dei 108 specialisti (l’86%) dell’Azienda sanitaria di Firenze che svolgono la libera professione. Finora lo avevano fatto in 11 strutture sparse su tutto il territorio dell’Azienda, per usufruire delle quali nel 2012 si è sostenuta una cifra di oltre 531 mila euro. Sempre nel corso del 2012 sono state quasi 83 mila le prestazioni erogate in intramoenia, di cui 57.579 da specialisti dipendenti dalla Asl 10.
“L’Azienda sanitaria sta investendo moltissimo sul Palagi e come Amministrazione comunale ne siamo molto contenti – dichiara la vicesindaco Stefania Saccardi – . Abbiamo lavorato con l’Asl perché questo avvenisse. Oggi inauguriamo gli spazi per la libera professione ma ci sono tante funzioni che sono state trasferite qui da tempo. Ci sono il centro per le gravidanze a rischio, la dermatologia, la fisioterapia, presto ci sarà un centro per l’odontostomatologia. L’Iot si riempie di nuovo di funzioni di carattere sanitario, contraddicendo le voci rispetto a una sua valorizzazione urbanistica. Invece questo è un centro sanitario importante per il Quartiere e per la città e l’Azienda sanitaria continuerà a trasferirvi sempre più funzioni. Anche per questo lavoreremo, come abbiamo fatto per l’area di San Salvi, con l’Azienda sanitaria, la Provincia e l’Ataf per garantire un trasporto adeguato”.
La vicesindaco ricorda che da ieri è in servizio una nuova linea Ataf che collega via Piagentina, piazza Alberti, viale D’Annunzio e via del Mezzetta all’area di San Salvi, percorrendo i vialetti interni all’ex ospedale psichiatrico dove hanno sede uffici e ambulatori dell’Asl. “Faremo lo stesso anche per il Palagi” assicura la vicesindaco Saccardi.
I nuovi locali della libera professione, infatti, vanno ad aggiungersi a quelli al terzo piano del corpo a pettine dove nei mesi scorsi è stata trasferita la dermatologia in un’area di circa 1500 metri quadri che ospita 22 ambulatori, i locali specifici per le apparecchiature di fototerapia e gli spazi di supporto e accoglienza.
C’è poi il padiglione Giovannozzi al piano terra dove recentemente sono stati ultimati i lavori per ospitare il reparto per le diagnosi prenatali e gli ambulatori di ostetricia, un vero e proprio fiore all’occhiello nelle attività dell’Azienda sanitaria. Occupa una superficie di circa 400 metri quadri e i lavori di ristrutturazione sono costati circa 650 mila euro. All’inizio del prossimo anno dovrebbero partire anche i lavori per la ristrutturazione e il restauro di Villa Margherita dove troveranno sede una trentina di postazioni in grado di erogare prestazioni di odontostomatologia.
Stanno inoltre procedendo i lavori per realizzare il padiglione dove si trasferirà la centrale operativa del 118 – i cosiddetti settimo e ottavo livello, oltre al piano tecnico interrato, del padiglione a pettine – in un edificio di 2.059 metri quadri realizzato su isolatori sismici.
Fonte: Azienda Sanitaria Firenze
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