Furti nei cantieri edili, la polizia arresta il 'sesto uomo' dell'operazione 'Master'. Organizzava il trasporto del materiale in Romania

Operazione Master del Commissariato di Polizia di Empoli (foto gonews.it)

Si tratta di un albanese di Dicomano che aveva affittato un terreno a Bagno a Ripoli dove veniva stoccata la merce proveniente da depositi dell'Empolese Valdelsa e della Valdinievole


A metà giugno il commissariato di polizia di Empoli fermò un vero e proprio saccheggio ai danni di cantieri edili, depositi delle ditte, aziende agricole e piccole rimesse di coltivatori nella zona dell’Empolese e della Valdinievole. Refurtiva per decine di migliaia di euro fu trovata in un terreno nel comune di Bagno a Ripoli.

L’inventario della merce recuperata era impressionante: cinque trattori, betoniere, motozappe, generatori di corrente, centinaia di tubi innocenti e passerelle in metallo per le impalcature, pancali in legno e metallo, frese, martelli pneumatici, puntelli, trapani e altri attrezzi da cantiere.

L'articolo di gonews.it del 18 giugno 2013

Senza dimenticare il materiale già caricato su tir (almeno due alla settimana) che partivano dall’hinterland fiorentino per raggiungere l’estero, forse l’Europa dell’Est. Quando la polizia della squadra anticrimine arrestò cinque uomini, romeni di età compresa dai 21 ai 53 anni, tutti con precedenti penali e già arrestati in precedenza anche in altre località della provincia di Firenze, nello stesso giorno una fila di furgoni degli imprenditori derubati era parcheggiata all’esterno dell’area di stoccaggio della refurtiva per recuperare il materiale.

A distanza di qualche mese è finito in carcere anche un sesto uomo, l’affittuario del terreno, un albanese di 34 anni di Dicomano, anche lui con precedenti specifici, che non solo aveva messo a disposizione il campo agricolo, ma secondo gli investigatori del commissariato diretto dal dirigente Maurizio Di Domenico, partecipava anche ai colpi, decine, tutti perpetrati tra l’aprile e il giugno 2013. L’uomo è gravemente indiziato di associazione a delinquere finalizzata proprio alla consumazione dei furti.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, quella stessa mattina del 17 giugno scorso, i cinque romeni misero a segno due colpi in altrettante ditte edili dell’empolese spostandosi poi nel campo di Bagno a Ripoli adibito a deposito. Per fermarli uno dei malviventi si ferì gravemente cadendo su un tubo innocente.

Dopo l’operazione le indagini sono proseguite portando questa mattina all’esecuzione da parte dell’ufficio anticrimine della polizia di piazza Gramsci a un’ordinanza di custodia in carcere emessa dal gip presso il tribunale di Firenze, su richiesta della P.M. Dr. Focardi nei confronti dell’albanese.

Gli inquirenti ritengono che l’uomo coordinasse il successivo trasferimento dei beni rubati in Romania e fosse il capo della banda insieme a un 38enne romeno arrestato in estate.

L’operazione della polizia partì in seguito all’individuazione di un furgone utilizzato per trasportare la refurtiva, uno dei tre mezzi con cui la banda si muoveva: da qui il nome dell'operazione, chiamata 'Master'.

Il camioncino era un Renault Master a cui si è risaliti da un tappo di un serbatoio che la polizia scientifica ha repertato nel mese di marzo in uno dei luoghi dove sono avvenuti i furti, a Ponzano.

 

Gli arresti e il servizio di giugno 

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