
L'appuntamento è a Limite dove ora vive. Don Renzo Fanfani, uno dei parroci più amati a Empoli per aver dedicato la sua vita agli ultimi, lo troviamo al bar delle Pubbliche Assistenze, seduto fuori assieme a due inseparabili compagni. Uno è il bassotto Leopoldo che se ne sta seduto sotto la sua sedia a farsi accarezzare, l'altro è l'immancabile sigaro fra le labbra. Il tempo di ringraziarlo per aver accettato l'offerta e si comincia parlando di lui
Come sta Don Renzo?
Come un vecchio di 78 anni con tutti gli acciacchi che ne conseguono. Ma, al di là del fisico, come spirito abbastanza bene. A volte magari sono un po' malinconico, colpa forse della combinazione fra l'autunno e l'età
Parliamo di Empoli, come la vede?
La vedo morta o, forse, più esatto dire spenta. Mi piacerebbe vedere più entusiasmo, più reazioni forti ma non mi pare che ce ne siano anche se è giusto dire che sono un po' fuori e quindi, magari, non ho lo sguardo sufficientemente ampio per giudicare bene
E la politica empolese?
Anche quella mi pare spenta mentre la politica del Comune è come sempre appiattita sul partito. Secondo me in questo tempo, a livello generale, c'è bisogno di uomini e donne di ampie vedute, di prospettive più larghe. Anche se Empoli è in fin dei conti una piccola città, dovrebbe avere un respiro più ampio, essere inserita in una dimensione diversa. Ma questo non lo vedo nei politici attuali
Una novità a livello nazionale di cui tutti parlano c'è, si chiama Matteo Renzi
Sì, ma su questo rispondo male perché è forse più adatto ad un pubblico giovanile. Io, comunque, non lo voterei
Se si può sapere, chi voterebbe?
Ho sempre votato Pci a parte una volta liberale quando ero militare e una democristiano perché votai La Pira. Alle ultime elezioni ho scelto il Pd, ma se dovessi andare ora voterei scheda bianca. Al seggio andrei perché per il diritto di voto sono morte tante persone e quindi è giusto farlo, ma non ho nessuno che mi rappresenti in questo momento. E, di recente, ho visto cose che non ho capito, come quella di non aver portato Prodi al Quirinale. Sull'altro versante non mi spiego come i giovani possano ancora votare Berlusconi
Che giudizio dà del lavoro del sindaco Cappelli?
Non ha polso, grinta, forse anche perché le è mancata una squadra che la sapesse supportare. Anche qui mi riallaccio al discorso che facevamo prima. Un sindaco deve certo guardare alle piccole cose, alla buca nella strada, ai problemi quotidiani ma deve anche avere una visione più ampia della città
Visto che nel 2014 si vota, cosa vorrebbe chiedere al prossimo sindaco?
Da prete non posso che chiedere che riparta dagli ultimi, dai bisogni del più debole. Queste devono essere le fondamenta per costruire la città. Se un disabile vive al terzo piano e fa fatica a scendere, se ha una casa non adatta, se ne requisiscono di idonee a risolvergli il problema. La base di tutto deve essere questa, aiutare chi ha bisogno e risolvere i suoi problemi
Parliamo della chiesa empolese, fra i suoi 'colleghi' c'è un nuovo Don Renzo Fanfani?
A Empoli di preti ce ne sono di ottimi e fanno un grande lavoro, ma sono più legati alla tradizione della parrocchia. Per me il parroco deve essere una forza del paese e lavorare in sinergia con le altre componenti. Ad Avane io lo feci con la casa del popolo e il centro giovani. Troppi vedono il paese dalla porta della Chiesa, mentre secondo me la Chiesa va vista anche da fuori, magari dal quinto piano di una casa popolare
Che ruolo dovrebbe avere un prete nel 2013?
Dovrebbe rompere più le scatole (anche se l'espressione che usa è più colorita, ndr) e non dare solo consolazione. Un prete che seguo sempre con interesse, a esempio, è quello delle Piagge, Don Santoro
In passato ha fatto molte iniziative diciamo inusuali per un prete, quale quella che rifarebbe?
Sicuramente quella in difesa della Costituzione. Ce n'è bisogno anche oggi
E quella che non rifarebbe?
Difficile dirlo, preferisco rispondere con quella che avrei dovuto curare di più, vale a dire allargare maggiormente il legame con la cultura degli immigrati. Ad Avane ad esempio c'erano tre suore coreane e quindi con loro apertura c'è stata, ma era una cosa da approfondire di più
A proposito di immigrazione, cosa dire di Lampedusa?
Ecco, anche lì servirebbero una politica e una strategia più ampie. E poi si dovrebbe andare a colpire i mercanti di morte che portano queste povere persone sui loro scafi
Quanto le manca Avane?
Mi manca il rapporto con la gente, le battute, la relazione con le persone. Ma è anche vero che c'è un tempo per tutto e questa fase, per me, è passata
La definizione che le hanno dato di prete operaio le piace?
Sì, in fondo è la verità. Ho lavorato in fabbrica e ho fatto il fabbro, quindi ricorda queste cose della mia vita. Ma ormai noi preti operai, un movimento che si sviluppò in Francia e Belgio, siamo come gli ultimi mohicani, siamo rimasti in pochi
Anche se l'impegno era di parlare di cose empolesi, a un prete non può mancare una domanda su Papa Francesco
E' il Papa che ci voleva in questo momento storico. Oltre ai gesti che fa come viaggiare in utilitaria mentre davanti e dietro ha dei macchinoni, dice cose che tutti ci volevamo sentir dire. Con questo non voglio certo sminuire quelli che l'hanno preceduto. Al di là del fatto che uno potesse essere o meno d'accordo con le scelte e la politica che portavano avanti, da Pio IX in poi ci sono senza dubbio stati grandi personaggi in San Pietro. Bergoglio è quello che ora serviva
L'anno scorso nacque un gruppo Facebook che chiedeva il Sant'Andrea d'oro per Don Renzo, aderirono un migliaio di persone. All'edizione 2013 manca poco...
Se me lo dovessero assegnare lo accetterei volentieri come senso collettivo, ovvero come un riconoscimento del lavoro che hanno fatto e fanno tutti i preti della zona
- Don Renzo Fanfani (foto gonews.it)
- Don Renzo Fanfani nell’intervista con Marco Mainardi (foto gonews.it)
- Don Renzo Fanfani (foto gonews.it)
- Don Renzo Fanfani nell’intervista con Marco Mainardi (foto gonews.it)
Marco Mainardi
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