
L'azienda ha fatto richiesta di cassa integrazione. Il titolare: "La tassa dei rifiuti è triplicata raggiungendo i 15mila euro. I costi sono troppi"
Chiude il ristorante Il Porcellino del centro commerciale di Empoli, in via Raffaelle Sanzio. Stessa sorte per l’altro ristorante di Prato , all’Omnia Center, anch'esso di proprietà della Bruno's Srl di Bruno Sarallo. In totale sono una ventina i lavoratori coinvolti che dal 31 ottobre resteranno senza lavoro e senza stipendio, di cui 12 nella sede empolese.
Questa mattina, venerdì 25 ottobre, i dipendenti non aprono, anzi stanno sistemando tutto per l’imminente chiusura che è stata comunicata loro dal titolare. Il contratto con il Centro Commerciale Coop terminerà nei prossimi giorni e i lavoratori si danno da fare per portar via le ultime cose.
Il Porcellino è stato inaugurato nel 2007 e dopo qualche anno ha aperto un nuovo punto all'Omnia Center di Prato. Ma negli ultimi anni, complice l'aumento dei costi di gestione, l'azienda non è riuscita a far fronte alle spese ed è stata costretta a dichiarare fallimento.
- Chiude il Porcellino nel Centro Commerciale di Empoli (foto gonews.it)
- Chiude il Porcellino nel Centro Commerciale di Empoli (foto gonews.it)
- Chiude il Porcellino nel Centro Commerciale di Empoli (foto gonews.it)
- Chiude il Porcellino nel Centro Commerciale di Empoli (foto gonews.it)
- Chiude il Porcellino nel Centro Commerciale di Empoli (foto gonews.it)
- Chiude il Porcellino nel Centro Commerciale di Empoli (foto gonews.it)
- Chiude il Porcellino nel Centro Commerciale di Empoli (foto gonews.it)
- Chiude il Porcellino nel Centro Commerciale di Empoli (foto gonews.it)
- Chiude il Porcellino nel Centro Commerciale di Empoli (foto gonews.it)
- Chiude il Porcellino nel Centro Commerciale di Empoli (foto gonews.it)
- Chiude il Porcellino nel Centro Commerciale di Empoli (foto gonews.it)
- Chiude il Porcellino nel Centro Commerciale di Empoli (foto gonews.it)
Nei giorni scorsi è arrivata la comunicazione ai lavoratori: andranno in ferie fino al 31 ottobre poi saranno disoccupati. "Sapevamo che c'erano delle difficoltà - spiega una lavoratrice - ma la chisura non ce l'aspettavamo. Abbiamo ricevuto solo qualche giorno fa la notizia"
Tra i 12 dipendenti regna lo sconforto: "Non sappiamo dove andare e alcuni di noi hanno oltre 40 anni. Cosa faremo?". Una lavoratrice attacca i sindacati: "Non ci aiutano perchè non sono in grado di rappresentarci. Il nostro futuro è incerto"
Gli stipendi intanto sono stati tutti pagati senza particolari problemi, al di là di qualche normale ritardo. L'azienda ha fatto richiesta per la cassa integrazione in deroga.
"Non siamo riusciti a far fronte ai costi - spiega il titolare Bruno Sarallo - e questo a fronte di aumenti come la tassa dei rifiuti che è passata da 5mila euro a 15mila. Così le aziende non possono andare avanti, i costi aumentano e le persone non comprano"
"Abbiamo cercato di fare tutto quello che è in nostro dovere per tutelare i lavoratori, ma così stanno le cose. La banca ci ha bloccato il fido e dunque la chiusura è obbligata. È un danno per me che ho investito circa 1,5 milioni in questa attività, ed è un danno per i lavoratori"
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