Lorbac, camion portano il 'lavoro' in giacenza in un altro calzaturificio. La rabbia dei lavoratori e dei sindacati, che annunciano azioni di protesta clamorose

I lavoratori del Lorbac, riunitisi in assemblea permanente insieme ai sindacati davanti ai cancelli del calzaturificio (foto gonews.it)

Assemblea permanente questa mattina davanti ai cancelli della fabbrica di Castelfranco con Contino (Cgil), Calastri (Cisl) e il vicesindaco Toti. I sindacati: "E' un atto legale ma che rischia di innescare una tensione sociale molto elevata". Nel pomeriggio conferenza stampa delle organizzazioni sindacali a Santa Croce




11.30 Circa 30 lavoratori, insieme ai sindacalisti Contino (Cgil) e Calastri (Cisl) si sono radunati davanti ai cancelli del Lorbac in via Solferino a Castelfranco di Sotto per un'assemblea permanente dopo  la notizia che il tribunale di Pisa, con una apposita ordinanza, ha autorizzato la fuori uscita della merce ancora in lavorazione dal Lorbac per destinarlo ad un altro calzaturificio. Operazione di cui, secondo quanto riferito ai lavoratori da Domenico Contino della Cgil, sarebbe a conoscenza anche il commissario nominato dallo stesso tribunale per la procedura di concordato. Già questa mattina (giovedì 24 ottobre) un camion è stato visto all'interno del piazzale del Lorbac con alcuni addetti intenti a caricare tomaie e quant'altro necessario per la lavorazione delle scarpe.

"La cosa ci è stata segnalata da una lavoratrice che stava accompagnando il figlio a scuola - dice Domenico Contino della Cgil - subito quindi ci siamo recati sul posto e abbiamo seguito il camion, scoprendo che la sua destinazione era un altro calzaturificio della zona. Ho quindi telefonato al commissario - aggiunge Contino - chiedendo spiegazioni di quanto stava avvenendo e mi è stato spiegato che questa iniziativa, che in buona sostanza vede il 'lavoro' in giacenza al Lorbac venduto ad un'altra azienda, ha come obiettivo quello di reperire maggiore liquidità nell'ambito della procedura di concordato".

Contino quindi ha spiegato come siano più che probabili altre fuori uscite di merce dal calzaturificio nei prossimi giorni e per questo ha paventato ai lavoratori la possibilità di istituite un presidio permanente di protesta per impedire che i che i camion oltrepassino i cancelli. Proposta che ha trovato una disponibilità di massima da parte degli operai, anche se la cosa rimane tutta da definire. Sul posto insieme ai sindacalisti e ai lavoratori, anche il vicesindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti

"Quanto avvenuto stamani è legale ma rischia di innescare una tensione sociale molto forte - dice ancora Contino - perchè non si capisce la ragione che impedisce ai dipendenti del Lorbac di poter terminare quel lavoro in giacenza. Non si capisce nemmeno perchè durante l'ultimo incontro che abbiamo avuto con il commissario c'è stato risposto che non c'erano soldi per gli operai, che da tre mesi non ricevono lo stipendio, quando poi si assiste alla fuori uscita delle merce da lavorare dalla fabbrica con destinazione un altro calzaturificio. Diciamo al commissario che si pensi un pò meno ai creditori e un pò di più alla sofferenza dei lavoratori".

11.00 Il tribunale di Pisa ha autorizzato il commissario del Lorbac a portare fuori dall'azienda di Castelfranco di Sotto il 'lavoro' in giacenza dalla scorsa estate, da quando cioè il calzaturificio ha chiuso per le ferie estive per poi non riaprire più con conseguente lettera di mobilità per i dipendenti.

"Si tratta di un atto moralmente molto pesante per i lavoratori - spiega Loris Mainardi della Cgil - che da tre mesi non vedono una lira e rischiano il licenziamento". Per le 11, 30 il sindacato, insieme ai lavoratori, hanno annunciato un sit-in davanti alla fabbrica con tanto di conferenza stampa per spiegare tecnicamente che cosa comporta questa ordinanza del tribunale e naturalmente la loro posizione in merito.

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