
Intervento chiarificatore del direttore generale Giovanni Forte dopo la protesta dei genitori che avevano minacciato di occupare la scuola. Il dirigente parla di difficoltà "tecnico-politiche" e poi annuncia che dopo un incontro tra le due cooperative è stata trovata l'intesa per la riassunzione di tre educatrici su quattro
Il direttore generale dell'Unione dei comuni della Valdera Giovanni Forte interviene a proposito del caso dell'asilo nido 'La coccinella' di Santa Maria a Monte dopo che i genitori, in seguito alla decisione dell'Unione di affidare la gestione della struttura ad un'altra cooperativa (in seguito ad un apposito bando di gara) ad anno educativo avviato, aveva minacciato forme clamorose di protesta, compresa l'occupazione della scuola, se il provvedimento non fosse stato ritirato. Il timore dei genitori era quello che al rientro dalla vacanze natalizie i loro figli - bambini di uno o due anni - si ritrovassero di fronte delle educatrici che non conoscevano.
L’Unione Valdera condivide in pieno l’importanza della continuità educativa nei servizi per l’infanzia e di conseguenza ha sempre operato per attuare procedure che garantissero il raggiungimento di tale obiettivo.
Nell’iter amministrativo relativo all’appalto del nido di Santa Maria a Monte tale obiettivo è stato ugualmente perseguito; non ha potuto avere buon esito per problematiche tecnico-politiche e di legittimità. Comprendendo la preoccupazione dei genitori per l’eventuale cambiamento di alcune figure di riferimento l’Unione ha organizzato un incontro urgente tra le due cooperative il cui esito può ritenersi soddisfacente in quanto è stata garantita la riassunzione di tre educatrici su quattro; nell’equipe operante al nido quindi su sei educatrici e due ausiliarie soltanto un’educatrice sarà “nuova”.
Giovani Forte, direttore generale Unione Valdera
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