Contestazione a Cristicchi, Fratelli d'Italia: "Tutto il mondo politico condanni il gesto"

Simone Cristicchi

Gemelli: "Un gesto d violenza che non solo ha spaventato il pubblico in sala, ma ha anche offeso la memoria di tutti quegli italiani che hanno perso la vita nelle foibe"


Una vergogna! Pochi istanti prima che iniziasse lo spettacolo "Magazzino18" di Simone Cristicchi al Teatro Aurora di Scandicci, mentre tutti gli spettatori erano già a sedere ai loro posti, fa irruzione in sala un numeroso gruppo di ragazzi e ragazze appartenenti ai centri sociali di estrema sinistra, che gridando slogan al megafono raggiungono il palco davanti al quale srotolano uno striscione con scritto "la storia non è una fiction", contro la rappresentazione che di lì a poco sarebbe dovuta iniziare. Si tratta di uno spettacolo molto criticato dagli ambienti di estrema sinistra, poiché racconta la storia degli italiani infoibati dai comunisti di Tito e dell'esodo degli istriani. Contemporaneamente altri ragazzi lanciavano sul pubblico e distribuivano volantini di contro-informazione firmati dal gruppo "Firenze-antifascista" arrivando in poco tempo a litigare con gli spettatori. Dalla platea si alza subito lo sdegno nell'assistere a questa irruzione, molti gridano "vergogna, andatevene!" finché la platea ormai quasi tutta in piedi non inizia a urlare e fischiare contro il gruppo o singoli elementi. Bagarre in sala. Dopo qualche minuto sono costretti ad andarsene tra le urla di sdegno degli spettatori paganti, e raggiungono l'uscita intonando "Bella Ciao" e gridando qualche "Fascisti!". Pochi attimi dopo inizia lo spettacolo e arrivano i Carabinieri.

    "Io ero lì, in platea. -dichiara Gemelli, il portavoce di Fratelli d'Italia a Scandicci- Ho assistito a questa "colorita manifestazione" con lo stesso sdegno che animava gli altri spettatori. Come portavoce di Fratelli d'Italia a Scandicci, mi sento di condannare fermamente questo atto di sostanziale violenza che non solo ha spaventato e indispettito il pubblico in sala, ma ha anche offeso la memoria di tutti quegli italiani che hanno perso la vita nelle foibe, o di quelli che sono stati costretti ad abbandonare la loro terra durante quell'esodo degli istriani che per troppi anni la storia italiana non ha raccontato. Accanto e dietro di me c'erano dei signori esuli istriani che tra qualche lacrima si sono sentiti oltraggiati ancora una volta da chi cerca, a quasi 70anni di distanza, di negare o nascondere una delle più brutte pagine di storia della nostra Nazione."

Spero e mi piacerebbe vedere per una volta il mondo politico cittadino unito nel condannare questo episodio avvenuto in uno dei teatri della nostra città. - conclude Gemelli - In sala c'era un assessore, un paio di consiglieri comunali ed un esponente dei giovani PD. Ecco, mi auguro che anche da loro possa venire una ferma condanna del gesto, magari cercando di ricordare i martiri delle foibe anche a livello istituzionale e provando ad organizzare (perché no, insieme) qualche evento ufficiale nella Giornata del Ricordo del prossimo 10 febbraio.

Fonte: Fratelli d'Italia Scandicci

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