Tavarnelle regno dell’oro verde, oltre la metà delle aziende agricole lavora nel settore olivicolo

Con l’arrivo del cartello posto all’ingresso del comune di Tavarnelle Val di Pesa, l’oliva verde delle Città dell’Olio rende visibile a chiunque il nuovo simbolo di tradizione e qualità legato al progetto di cui fa parte il comune chiantigiano. Tavarnelle è entrato nel network nazionale dell’Associazione Città dell’Olio. “L’eccellenza olivicola del Chianti non è solo una produzione tipica che racconta la storia del territorio, ne riflette l’identità e il patrimonio di saperi che mutua dal passato tecniche e passioni da proiettare nella contemporaneità. L’olio, presente sulle tavole dei cittadini, dei ristoratori, degli operatori dell’accoglienza, raccoglie un gradimento crescente nei nostri visitatori ed è un importante volano turistico-economico in grado di esportare l’essenza della cultura rurale in Italia e all’estero”. E’ il vicesindaco Davide Venturini a rimarcare il ruolo centrale assunto dal territorio nella promozione dell’olio extravergine di oliva e nella valorizzazione del patrimonio olivicolo italiano. “Su 88 aziende agricole – specifica -  attive a Tavarnelle, con la produzione di vino, olio, formaggio e miele più della metà (52) si occupa esclusivamente di raccolta, spremitura, imbottigliamento e commercializzazione di olio”.  Tanti gli eventi e le mostre mercato organizzate sul territorio che permettono di valorizzare l’olio come prodotto principe dell’economia tavarnellina.

“L’obiettivo - aggiunge - è investire sul rapporto diretto tra il produttore e il consumatore, puntare ai vantaggi economici, ambientali e culturali della filiera corta e promuovere frantoi aperti e iniziative simbolo della nostra tradizione come il Rally della Fettunta che unisce tradizioni agricole e artigianali incastonate in una gara storica, nata dalla passione popolare per il mondo delle quattro ruote”. Il rilancio di Tavarnelle in quanto centro di produzione olivicola tra i più significativi della Toscana è un’operazione sostenuta dal Comune. “E’ fondamentale favorire la promozione di sinergie agricole e gastronomiche nel segno dell’olio extravergine di oliva – conclude il vicesindaco - lavoriamo in stretta collaborazione con le aziende del Chianti grazie a percorsi sperimentali ed esperienze virtuose come l’attività svolta dall’azienda agricola Montepaldi di San Casciano, l’impegno dell’associazione Airo, presieduta da Filippo Falugiani, nel favorire l’incontro tra i produttori e  ristoratori e il relativo premio il Magnifico grazie alla collaborazione con Matia Barciulli e l’iniziativa Olio in festa promosso da quindici anni dall’osteria La Gramola di Tavarnelle, promossa da Massimo Marzi. Le aziende di piccola e media dimensione ispirate dai principi della cultura contadina convivono nel territorio con l’imprenditoria industriale rappresentata da realtà di rilievo nazionale come Castel del Chianti e Carapelli”. Sono complessivamente oltre trecento gli enti pubblici Città dell'Olio di cui 55 comuni toscani.

 

 

Fonte: Ufficio Stampa

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