Arrestati imprenditore e commercialista fiorentini per bancarotta fraudolenta

Nella mattinata di oggi, giovedì 7 settembre, i Finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Firenze e della Sezione di Polizia Giudiziaria – Aliquota Guardia di Finanza presso la locale Procura della Repubblica hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale e reale disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Firenze - dott.ssa Anna D. Liguori - su richiesta del Sost. Proc. D.ssa Christine von Borries, nei confronti di un imprenditore fiorentino (Alessandro Paolini, 50 anni, residente a S. Casciano Val di Pesa) e di un commercialista (Andrea De Tora, 53 anni, residente a Impruneta).

Il menzionato imprenditore, al quale è stato notificato un provvedimento di arresti domiciliari, è risultato essere responsabile del reato di bancarotta fraudolenta in concorso con il predetto professionista, destinatario quest’ultimo della misura interdittiva della sospensione temporanea dall’esercizio dell’attività professionale.

Nel contempo sono stati sottoposti a sequestro preventivo 2 appartamenti, siti rispettivamente in Firenze e Scandicci, nella disponibilità dell’imprenditore per un valore complessivo di oltre 380.000 euro

Il provvedimento giudiziario eseguito stamane dalle Fiamme Gialle fiorentine trae origine da un’attività di indagine che ha riguardato il fallimento di 2 società, rispettivamente con sede in Firenze e ad Impruneta, operanti nel settore immobiliare. Le attività investigative hanno fatto emergere, in particolare, che l’imprenditore fiorentino aveva pianificato, con l’aiuto del suo commercialista di fiducia, un articolato sistema criminoso che consisteva nella creazione di diverse società collegate tra loro (una sorta di scatole cinesi) le quali venivano costantemente “alleggerite” delle ricchezze, degli utili e degli assets per poi farle fallire con grave nocumento per i creditori.

Inoltre, l’imprenditore fiorentino ha distrutto o occultato gran parte della contabilità di alcune società coinvolte nel sistema criminoso allo scopo di rendere ancora più difficoltosa la ricostruzione del ciclo societario in danno dei creditori.

L’attività fraudolenta di P. A. ha portato alla sottrazione del pagamento di imposte dirette ed IVA per oltre € 380.000 (somma oggetto dell’odierno sequestro preventivo). Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti odierni sono state eseguite anche diverse perquisizioni locali.

L'IMPRENDITORE LEGATO ALLA RIQUALIFICAZIONE DEL COMPLESSO DI SANT'ORSOLA

Una società di Paolini, non quella legata all'inchiesta, è capofila della cordata nata per il restauro del complesso di Sant'Orsola a Firenze, dove era prevista la nascita dell'Accademia della Musica di Andrea Bocelli. Anche un'altra azienda della cordata figura nelle carte dell'inchiesta, ancora una volta per fatti ben distinti dal complesso di Sant'Orsola.

Fonte: Guardia di Finanza di Firenze

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