
"La vicenda dei marò italiani accusati dell’omicidio di due pescatori indiani rischia di creare un serio vulnus alla diplomazia europea nonché una palese violazione del rispetto dei diritti umani. Ciò è inammissibile. Sono passati quasi due anni dall’arresto dei due militari e nulla si è smosso per garantire loro un processo equo che scongiuri l’ipotesi ventilata della pena di morte. L ’Italia si sta dimostrando incapace di gestire una situazione diventata ostaggio delle esigenze politiche del caso e l’Europa non può e non deve restare mera spettatrice della terribile vicenda.
Il Governo ha giustamente fatto ricorso alla Corte suprema indiana ma serve una forte mobilitazione affinché il processo non duri anni. I nostri uomini impegnati in missione all’estero devono essere tutelati e per questo mi auguro che vi sia una mobilitazione che, partendo dal governo italiano insieme a tutte le forze politiche, coinvolga la società tutta per chiedere con forza un processo giusto. Le istituzioni indiane devono adesso dare risposte chiare e univoche sulle sorti dei due marò. Non si tratta solo di riportare i due militari a casa ma di difendere in modo netto un modello di giustizia internazionale che condanna qualsiasi deriva antiumanitaria".
Giuliano Fedeli, Consigliere regionale Idv e Vicepresidente del Consiglio toscano
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