
In merito al recente intervento del Gruppo consiliare Fabrica Comune per la Sinistra sui temi del servizio idrico Acque SpA precisa quanto segue:
Le tariffe, come noto, sono stabilite non dai singoli gestori, ma dall'Autorità Idrica, e sono basate sul fabbisogno degli investimenti. In Toscana, le tariffe coprono la totalità dei costi del servizio senza ricorso alla fiscalità generale o a forme di contribuzione pubblica, come invece accade in altre parti d'Italia. Le tariffe di Acque SpA sono in linea con quelle del resto della Toscana. La differenza rispetto alle altre regioni è dovuta alla maggiore incidenza degli investimenti, cui la tariffa è legata: il 50% della bolletta di Acque SpA va in investimenti, a fronte di una media nazionale del 33%. Non è un caso che Acque SpA sia indicato come il gestore idrico, tra i primi dieci italiani, per investimenti pro capite (articolo a cura del prof. Antonio Massarutto, pubblicato su LaVoce.info). Ad esempio, nel 2014, a fronte di una media di 36 euro, il gestore del Basso Valdarno ne ha investiti 57, quota ulteriormente incrementata nel 2015 a 61,44 euro pro capite.
La bolletta media per una famiglia residente nel territorio gestito da Acque SpA, inoltre, non è di 621 euro, come riportato nell'articolo, bensì di 315 euro circa. Il paragone con Milano, poi, appare fuorviante, in primo luogo perché confronta una singola città con un territorio ben più ampio e disomogeneo dal punto di vista geomorfologico e urbanistico. Il Basso Valdarno è infatti caratterizzato da fonti di approvvigionamento disperse su un vasto territorio; non può contare su ampi bacini idrici o su fonti facilmente reperibili (a differenza del caso di Milano) ed è una zona che non permette facili economie di scala, e che necessita anche per questo di un gran numero di investimenti.
In merito ai lavori sulla fognatura di Monterappoli - Fontanella, Acque SpA conferma che tale progetto è tuttora presente nel Piano degli investimenti, approvato dall'Autorità idrica toscana. Tale intervento, per inciso, è presente con specifica denominazione "Estensione Rete Fognaria Brusciana-Castelfiorentino": è previsto nelle annualità 2021-2024, per quanto concerne la quota parte di Acque SpA. L'Azienda ha presentato il progetto preliminare nel 2008. I lavori in seguito sono stati posticipati poiché, tra gli interventi del Piano, in accordo con l'Autorità idrica toscana, è stata data priorità a quelli legati ad obblighi normativi in materia di depurazione. Obblighi che non sussistono invece nel caso della fognatura di Monterappoli, riguardante un agglomerato inferiore a 2mila abitanti equivalenti.
Per quanto riguarda gli investimenti, Acque SpA ricorda che nel solo comune di Empoli, tra il 2011 e il 2015 sono stati effettuati interventi per più di 11 milioni di euro (tra acquedotto, fognatura e depurazione), allo scopo di migliorare ulteriormente la qualità del servizio. Nel corso del prossimo decennio, inoltre, il Piano di investimenti per la sola area empolese, prevede ulteriori 80 milioni di euro, per interventi che, anche nei casi non riguardanti lo specifico territorio comunale di Empoli, avranno comunque ricadute indirette sull'intera rete e sulle infrastrutture complessive.
Infine, per quanto riguarda gli utili, l'anno 2015 si è chiuso con un utile netto di 15.585.533 euro. Più del 70% dell'utile è stato destinato a fondi di riserva, e non distribuito come dividendi: tale ripartizione consente a Acque SpA di proseguire nella politica di rafforzamento patrimoniale e di far fronte agli obiettivi di investimento fissati. Il perseguimento dell'equilibrio economico di lungo periodo, ad ogni buon conto, rappresenta un fattore di merito e dovrebbe essere obiettivo primario di qualsiasi azienda, a prescindere dall'essere pubblica o privata. Anche nello stesso settore idrico esistono infatti aziende totalmente pubbliche che comunque conseguono utili e li distribuiscono ai soci, fino addirittura alla richiesta di extra dividendi.
Fonte: Acque Spa
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