Gentile segreteria dell'assessore alla sanità, dott.ssa Stefania Saccardi,
in merito alla delicata situazione della Foresteria Il Pellicano, struttura di accoglienza per le persone in lista di attesa per un trapianto, trapiantate e i loro familiari adiacente l'ospedale di Cisanello (Pisa), che dopo una gara di appalto sembra sia stata aggiudicata ad una cooperativa sociale che nulla ha a che vedere con il mondo dei trapianti.
Capiamo bene che l'assessore abbia molti impegni e che non possa pensare a tutto e rispondere a tutti. Capiamo bene che anche la dirigenza dell'AOUP abbia molte cose da fare. Ma rimaniamo sorpresi dal fatto che non siamo stati minimamente coinvolti come promesso! La Foresteria non è un ambiente come altri. È una struttura "difficile" dove si ha a che fare con persone affette da patologie che purtroppo spesso portano alla morte e con familiari disperati cui non sempre è facile stare vicini.
Per questo Vite Onlus aveva deciso di assumere una persona trapiantata che potesse dare speranza a coloro che arrivavano a Pisa in cerca di salvezza che solo la terapia del trapianto poteva portare.
Siamo rimasti sorpresi che non sia stata presa minimamente in considerazione la nostra esperienza di 12 anni di gestione. Forse avremmo potuto suggerire accorgimenti al burocrate che ha scritto la gara di appalto che complica in maniera farraginosa la prenotazione e l'accesso alla Foresteria.
Infatti il bando recita "Il Reparto riceve la richiesta da parte del Paziente su modulo prestampato (nome, cognome,patologia, tipo di terapia, residenza, ecc.). II Coordinatore Infermieristico o suo Delegato provvederà a trasmettere la stessa al Referente Aziendale della Foresteria."
Non era forse più semplice per il paziente chiamare direttamente la Foresteria? Non è che forse il coordinatore infermieristico abbia cose più importanti che non fare il "centralinista di albergo"?
II bando parta di prezzi di € 34 e € 37 a camera quando ad oggi i prezzi in Foresteria sono di € 30 e € 33 (visto che tutte le persone che afferiscono alla Foresteria si associano, sia per sostenere la struttura stessa, sia perché, essendo una struttura dedicata principalmente ai trapianti, tutti devono prima o poi tornare presso l'ospedale per i controlli. Avete addirittura aumentato il prezzo del cambio lenzuola portandolo da € 2.50 a € 5 (! !). Ci spiega come fa a scrivere ai nostri soci che non sono stati aumentati i prezzi? Mi perdoni. Lo ha letto o no il bando?
E per chi arriva la notte, magari con l'aereo militare per il trapianto? Dove vanno a dormire i familiari? Sarà il coordinatore infermieristico a cercare una camera?
Perché non sono state previste camere emergenza trapianti così da poter aiutare chi arriva in urgenza? Dal bando si evince che il suo primo pensiero sarà quello di contattare il coordinatore infermieristico e se trova una camera in Foresteria, cercare un riscuotitore automatico per pagare?
E soprattutto chi non ha la possibilità di pagare o ha difficoltà economiche? Abbiamo segnalato più volte che ogni anno ci sono almeno una ventina di famiglie che accedono alla Foresteria in maniera gratuita visto che le grandi difficoltà economiche. A loro cosa accadrà? Il bando non lo dice. Ma lo sappiamo bene che da oggi in avanti chi non paga non avrà diritto di curarsi né di dormire in Foresteria.
Avete reinserito la tassa di soggiorno che il Comune di Pisa ci aveva tolto visto che la Foresteria non è un albergo e che si entra con materiale medico che giustifichi la permanenza. Lo avevamo già comunicato all'AOUP ma evidentemente la Regione ha pensato bene di far pagare anche la tassa di soggiorno. Così chi si ammala dovrà stare attento a farlo in bassa stagione per pagare meno di tassa di soggiorno.
Rimaniamo sorpresi che proprio la nostra regione che si vanta tanto dell'eccellenza del mondo dei trapianti, si dimentichi dei trapiantati stessi e dei loro familiari complicando una cosa che dovrebbe essere molto più leggera visti i "pensieri" che già hanno.
Avete umiliato il nostro lavoro e umilierete coloro che fino ad oggi trovavano nella Foresteria un punto di riferimento, certi che nessuno li avrebbe detto "non puoi pagare? Non puoi avere una camera, arrangiati!"
Abbiamo sempre accolto tutte le persone che avevano necessità perché crediamo nel valore della solidarietà che ha sempre contraddistinto la Toscana e non in quello del guadagno a tutti i costi.
Rimaniamo dell'idea che noi pazienti stiamo diventando sempre più una riga su di un bilancio e che voi istituzioni vi state sempre più allontanando dai cittadini, soprattutto da chi ha più bisogno".
Fonte: Vite Onlus
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