
La Luminara di San Ranieri, da questa sera, sarà insignita del Gonfalone d’argento del Consiglio regionale. La cerimonia, fissata alle 22, accompagna l’appuntamento con la manifestazione sui lungarni a Pisa, ogni 16 giugno. “E’ una manifestazione storica di cui si hanno le prime tracce nel 1337, mentre la prima data ufficiale è il 25 marzo 1688, quando venne traslata l’urna contenente il corpo di Ranieri degli Scaccieri. Un evento che si è evoluto nei secoli rimanendo però nel cuore della sua comunità: una festa antica e partecipata, e una delle tradizioni più belle della Toscana”, è il commento del presidente del Consiglio, Eugenio Giani. Da Giani “il sostegno del Consiglio regionale alla candidatura della Luminara a patrimonio immateriale Unesco”, un impegno ribadito anche da Antonio Mazzeo, componente dell’ufficio di presidenza dell’assemblea toscana. “Ho fortemente voluto questo riconoscimento; la Luminara è uno di quegli eventi che al meglio sono in grado di valorizzare una tradizione cittadina e dare lustro a livello non solo regionale ma anche internazionale”, ha detto Mazzeo. Il consigliere ha quindi parlato di “un vanto di tutta la Toscana: sono particolarmente fiero ed orgoglioso per la massima onorificenza del Consiglio Regionale”.
Temi, questi sollevati da Giani e Mazzeo, che figurano anche nella pergamena che illustra le motivazioni del Gonfalone, e che si aggiungono a quanto dichiarato dal sindaco, Marco Filippeschi. “Ringrazio del riconoscimento – ha detto il sindaco – è importante perché valorizza una manifestazione storica unica nel suo genere e perché è un bell’assist, un titolo notevole che si aggiunge per la candidatura della Luminara ad essere inserita nella lista del patrimonio immateriale dell’Unesco. Insisteremo nel qualificare la manifestazione e anche nel promuoverla. Per Pisa è un volano di visibilità e attrae tanti visitatori”.
Il Gonfalone, come recita la pergamena che illustra i motivi del risconoscimento, è attribuito alla Luminara quale “straordinario evento che coniuga storia, cultura e tradizione popolare nella ricorrenza della celebrazione di Ranieri degli Scaccieri avvenuta il 25 marzo 1688, Santo patrono di Pisa, e testimonianza di illuminazioni avvenute in tempi assai precedenti”. Nelle motivazioni in pergamena anche il riferimento al legame con i cittadini di Pisa: “una manifestazione che ha avuto continuità nel tempo, con il mantenimento dei suoi caratteri generali e che è stata rilanciata e valorizzata negli ultimi anni con straordinari risultati di collaborazione della comunità cittadina e partecipazione”.
La manifestazione quest’anno si preannuncia ancora più ricca del solito. Saranno 133 i palazzo illuminati e oltre 17 i chilometri di strutture in legno (la cosiddetta “biancheria”) su cui saranno montati 110 mila lumini, modellati in modo da esaltare le sagome dei palazzi, dei ponti, delle chiese e delle torri che si affacciano sui lungarni pisani.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana
<< Indietro