
Nel mese di maggio ARPAT ha ricevuto varie segnalazioni da cittadini livornesi per fenomeni anomali rilevati nel sistemi dei Fossi Medicei della città di Livorno che presentavano acque maleodoranti e una colorazione anomala con chiazze marroni tendenti al rosso.
In particolare i cittadini riferivano maleodoranze nella zona Via dei Pazzi - Via del Testaio, una presunta presenza di scarichi inquinanti presso la Dogana d'Acqua ed una colorazione anomala con presenza di una chiazza marrone-rossastra presso la piazza Dei Legnami.
Gli operatori del Dipartimento di Livorno hanno svolto due sopralluoghi:
un primo intervento è stato effettuato il 3 maggio scorso presso Via dei Pazzi - Via del Testaio, dove i tecnici del Dipartimento hanno potuto constatare assenza di ricircolo delle acque, che si presentavano torbide e leggermente maleodoranti; anche le misurazioni dei parametri chimico fisici (conducibilità ed ossigeno) nelle acque del fosso nei due punti indicati nella tabella seguente confermavano una situazione di impoverimento di ossigeno. Una situazione simile è stata riscontrata anche nella zona della Dogana d'Acqua, dove erano stati segnalati problemi analoghi senza peraltro riscontrare scarichi liberi a pelo d'acqua;
un secondo intervento è stato condotto il 13 maggio scorso per un fenomeno segnalato come “presenza di una scia di colore marrone nel tratto dei Fossi che va da piazza Dei Legnami a via del Gazometro”.
Il sopralluogo dei tecnici, effettuato lungo il tratto dei Fossi che va da piazza Dei Legnami, via Castelli e via del Gazometro, ha evidenziato una colorazione anomala delle acque, di colore marrone tendente al rosso, una torbidità diffusa; evidente, inoltre, l'assenza di corrente, fenomeno dovuto probabilmente al mancato sistema di ricircolo idraulico. E' stato eseguito un campione di acque superficiali nella banchina presente in via Castelli, per la determinazione di parametri chimici e biologici.
L'analisi chimica ha evidenziato un valore elevato di carico organico rilevato dal parametro COD, pari a 280 mg/L.
La ricerca al microscopio ha evidenziato la presenza di una fioritura di microalghe rafidoficee che possono essere ritenute responsabili della colorazione rossastra segnalata. Il test di tossicità acuta con batteri bioluminescenti ha rilevato assenza di tossicità.
Il rapporto conclusivo sull'attività di ispezione di ARPAT è stato trasmesso al Settore Ambiente del Comune di Livorno che ha confermato la riattivazione, da lunedì 17 maggio, delle pompe di Enel per favorire il ricircolo idraulico e l'ossigenazione delle acque del sistema dei fossi cittadini.
Fonte: ARPAT
<< Indietro